TOMMASO Belchiam
Francescano dell'Osservanza nel convento di Greenwich in Inghilterra, vissuto nel sec. XVI. Fu arrestato insieme coi suoi confratelli per avere negato di prestare il giuramento della supremazia del re sulla Chiesa e aver dichiarato che il re Enrico VIII era eretico. Alcuni di quei frati furono uccisi o morirono in prigione; altri per intercessione di Tommaso Wriothesley (diventato poi lord cancelliere e conte di Southampton) furono trasferiti altrove. Belchiam morì di stenti e di fame il 3 agosto 1537 nella prigione di Newgate
Compose un sermone sul testo: "Ecco che quelli che sono vestiti sontuosamente stanno nelle case dei re" (Matteo, XI, 8), in cui censurava i vizî della corte e l'avarizia e incostanza del clero; il sermone fu presentato dopo la morte di Belchiam a Enrico VIII che ordinò che fosse bruciato.
Bibl.: Raynaldi, Annales Eccl., XIII, ad ann. 1538, par. 44; L. Wadding, Annales Ord. Minorum, XVI, Ancona 1736.