VENCLOVA, Tomas
Poeta, saggista e traduttore lituano, nato a Klaipėda l'11 settembre 1937. Compiuti gli studi universitari a Vilnius (1960), alla metà degli anni Settanta ha ottenuto, con difficoltà per i contatti avuti col gruppo di Helsinki lituano, il visto per l'emigrazione e si è trasferito (1977) negli Stati Uniti. Attualmente insegna alla Yale University, collabora attivamente a varie riviste culturali (per es. Metmenys, "Profili", Zeszyty Literackie, "Quaderni letterari") e iniziative editoriali. Verso la fine degli anni Ottanta i suoi scritti, prima censurati, sono stati riammessi in patria.
V. è autore di numerosi saggi letterari riuniti nei tre volumi Lietuva pasaulyje ("La Lituania nel mondo", 1980), The unstable equilibrium (1985) e Tekstai apie tekstus ("Testi su testi", 1985); non pochi interventi pubblicistici, prese di posizione, interviste hanno caratterizzato gli ultimi anni Ottanta, sulla scorta dei contemporanei avvenimenti politici nei paesi baltici. Molto ricca è anche l'opera di V. traduttore in lingua lituana (Norwird, Cz. Miłosz, Herbert, Pasternak, Mandel'štam, Achmatova, Brodskij, Eliot, Joyce e altri). L'ininterrotto esercizio poetico di V. ha finora esemplarmente prodotto soltanto tre raccolte di versi, Kalbos ženklas ("Segno di lingua", 1972), 98 Eilėraščiai ("98 versi", 1977) e Tankėjanti šviesa ("Luce che s'addensa", 1990), recentemente edite in Lituania in un unico volume dal titolo Pašnekesys žiema῾. Eilėraščiai, vertimai ("Colloquio d'inverno. Versi, traduzioni", 1991).
Bibl.: R. Šilbajoris, Pastabos apie Tomo Venclovos kūryba῾ ("Osservazioni sull'arte di Tomas Venclova"), in Aidai ("Echi"), 4 (1979), pp. 148-54; J. Brodskij, Przedmowa ("Premessa"), in Rozmowa w żimie, Parigi 1989, pp. 7-15; P.U. Dini, Citazioni su Tomas Venclova, in Tomas Venclova poeta, in Clio, 1 (1990), pp. 61-86; Id., Tomas Venclova saggista, ibid., 2 (1990), pp. 65-81; S. Geda, Kalba - paskutinioji tvirtovė? ("Lingua, ultima fortezza?"), in Metai, 7 (1991), pp. 86-89.