Esegeta domenicano (Játiva, Valenza, 1566 - Valenza 1628); chiamato a Roma da C. Baronio, gli suggerì emendamenti agli Annales; iniziò una storia dell'ordine domenicano, che non condusse a termine e che uscì contro il suo volere (Annalium sacri ordinis Praedicatorum centuria prima, 1627; la narrazione giungeva fino al 1246, spesso inesatta e senza fondamento storico). Tra i molti lavori, vanno ricordate le Annotationes alla Bibliotheca SS. Patrum di Marguerin de la Bigne, e il De antichristo (1604). Tornato in Spagna (1608), si impegnò in una versione del Vecchio Testamento viziata dalla preoccupazione di tradurre l'ebraico letteralmente, ma importante per il commento (post., 5 voll., 1650).