Toltechi
Una civiltà precolombiana sull’Altopiano del Messico
Provenienti dal Messico settentrionale, i Toltechi erano una popolazione di lingua nahua che giunse nell’Altopiano Centrale del Messico intorno al 900 d.C. e che si spinse sino alla Penisola dello Yucatán, dove la sua cultura si fuse con quella maya. Il dominio dei Toltechi terminò nel 1156 a opera di un popolo barbaro proveniente dal Nord, i Chichimechi
Numerosi miti e leggende circondano i Toltechi, che vengono presentati come un popolo giunto dal Nord, guidato da un conquistatore potente e terribile, Mixcoatl, o «Serpente delle nuvole». Questi conquistò una vasta zona del Messico centrale ed edificò una prima capitale nei pressi della futura Culhuacan. Da una donna chiamata Chimalman, che significa «Scudo prostrato», ebbe un figlio, Ce Acatl Topiltzin, «Nostro signore prima canna», destinato a diventare l’eroe della storia tolteca. Ce Acatl Toplitzin dovette vivere in esilio perché il padre fu assassinato da un suddito che si impadronì del potere, ma alla fine riuscì a uccidere l’assassino del padre, divenendo inoltre sommo sacerdote del dio Quetzalcoatl, il «Serpente piumato», del quale adottò il nome. Sotto la sua guida fu costruita una nuova capitale, Tollan, o Tula, che per splendore e ricchezza superava tutte quelle costruite in precedenza. Il Serpente piumato era presentato come il più grande portatore di civiltà nella storia dei popoli mesoamericani: a lui veniva attribuita l’introduzione della scrittura e del calendario e – secondo alcune cronache – dell’agricoltura (in realtà il mais, il calendario e la scrittura erano conosciuti in Mesoamerica molto prima della venuta dei Toltechi).
L’età dell’oro di Tula finì presto. Secondo la leggenda, Quetzalcoatl, vittima di maghi ostili, abbandonò la città che decadde, ma affermò che un giorno sarebbe tornato, fissando anche con precisione la data. Quando Hernán Cortés sbarcò nel Messico nel 1519, il presunto anno del ritorno del Serpente piumato, gli Aztechi si convinsero che il dio fosse riapparso. Il regno dell’ultimo sovrano tolteco, Huemac, fu funestato da numerose catastrofi che lo costrinsero a fuggire da Tula.
I Toltechi appartenevano ai popoli di lingua nahua, tra cui erano compresi anche i successivi Aztechi e gran parte degli abitanti del Messico centrale prima della conquista spagnola. Provenivano dal nord, dalle regioni che gli Aztechi nel 16° secolo indicavano come roccaforte dei barbari Chichimechi – il nome significa «Razza di cani» e probabilmente deriva da un totem. I Toltechi però non erano cacciatori e raccoglitori, ma probabilmente conoscevano già l’agricoltura.
Nel 9° o 10° secolo d.C. i Toltechi, guidati da Mixcoatl, invasero l’Altopiano Centrale del Messico, e meno di un secolo dopo si erano già spinti nell’area meridionale della Mesoamerica. In molte regioni di questa vasta area sono state scoperte testimonianze della cultura tolteca. La città maya di Chichén Itzá contiene edifici quasi identici a quelli della capitale Tula.
Nel sito dell’antica capitale Tula gli scavi archeologici, iniziati dal 1940, hanno messo in luce imponenti rovine. Tra gli edifici, disposti intorno a due piazze, spiccano le due grandiose piramidi del Sole e della Luna e il tempio dedicato al dio Quetzalcoatl, un tempo rivestito di un bassorilievo con figure di animali. Restano i cosiddetti atlanti, le colonne che ne sorreggevano il tetto, alte cinque metri, raffiguranti guerrieri toltechi.
Anche nella valle di Oaxaca e nelle zone montuose del Guatemala si trovano segni della presenza tolteca. Gran parte dell’area della cultura dei Maya era in una fase di riorganizzazione e accolse molti elementi culturali toltechi filtrandoli attraverso la tradizione locale. I Toltechi non riuscirono però a unificare politicamente i territori sui quali i loro influssi sono visibili, che vennero organizzandosi in vari Stati indipendenti. Oltre a quello situato nell’Altopiano Centrale del Messico, con Tula come capitale, ne sorsero altri nello Yucatán, con capitale Chichén Itzá, e nel Guatemala. Sappiamo poco della organizzazione sociale tolteca, ma sembra certo che la casta militare vi avesse un ruolo dominante. Appare assodato, inoltre, che anche i Toltechi, come in seguito gli Aztechi, praticassero i sacrifici umani.
Minato da carestie e conflitti interni, il regno tolteco fu conquistato dai Chichimechi nel 1156.