Tolentino Comune della prov. di Macerata (94,9 km2 con 20.288 ab. nel 2008). Il centro è situato a 228 m s.l.m. su un pendio alla sinistra del fiume Chienti. Centro agricolo, industriale e commerciale di notevole importanza.
Tolentinum, città romana del Piceno, nell’antichità ebbe scarsa importanza. Il Comune è ricordato fin dal 1099; nel 1353 T. aderì alla lega ghibellina promossa da Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano; riportata all’obbedienza alla Chiesa dal cardinale Albornoz (1355), fu concessa in vicariato a Rodolfo Varano. Nel 1434 Eugenio IV la dichiarò soggetta alla Chiesa e la diede in signoria a Francesco Sforza. Dopo un periodo di alternanza tra il dominio di Sforza e quello della Chiesa, dal 1445 T. appartenne allo Stato pontificio fino all’avvento nel 1797 dei Francesi, poi cacciati nel 1799.
Pace di T. Conclusa il 19 febbraio 1797 tra la Repubblica francese, rappresentata da Napoleone Bonaparte, e Pio VI che, oltre a pagare 31 milioni di franchi, rinunciò ai suoi diritti su Avignone, sul contado Venassino e sulle tre legazioni di Bologna, Ferrara e Ravenna, accettò l’occupazione di Ancona fino alla conclusione della pace generale, e consegnò molti importanti manoscritti e opere d’arte.