TOLEDO, Pedro de, marchese di Villafranca, viceré di Napoli
Nato ad Alba de Tormes, nel 1484, da Fadrique Álvarez de Toledo, secondo duca d'Alba, dopo una brillante carriera militare, cominciata nel 1512 con Ferdinando il Cattolico e continuata poi con Carlo V, nel 1532 fu nominato da Carlo V viceré di Napoli, carica che tenne fino alla morte, avvenuta nel 1553. Il lungo periodo del suo governo (v. anche napoli: Storia) ebbe, come momento saliente l'insurrezione del maggio 1547, quando, avendo egli voluto introdurre in Napoli l'inquisizione di Spagna, nobiltà e popolo s'unirono contro di lui, addivenendo ad aperta rivolta. Il viceré uscì tuttavia sostanzialmente vincitore dal conflitto: l'inquisizione di Spagna fu bensì rimossa, ma sostituita da quella romana; e mentre i Napoletani avevano voluto che P. de T. venisse rimosso dalla sua carica, egli rimase al potere, togliendo anzi pretesto dall'accaduto per rendere più deciso l'intervento governativo nella vita cittadina e per rafforzare l'autorità del viceré. Per il resto, occorre ricordare che il T. si preoccupò assai del problema edilizio cittadino, aprendo nuove strade, costruendo edifizî pubblici, abbellendo la città; i suoi provvedimenti furono il fondamento della legislazione urbanistica tanto nel regno di Napoli quanto in Sicilia e durante il dominio spagnolo le espropriazioni per causa di utilità pubblica si facevano col "privilegio di Toledo e Maqueda"; una delle principali vie di Napoli porta ancora, nell'uso corrente, il suo nome.
Una sua figlia, Eleonora, andò sposa nel 1539 a Cosimo I dei Medici.