Tobis
Sigla di Tonbild-Syndikat AG, casa di produzione cinematografica a partecipazione internazionale, fondata a Berlino il 30 agosto 1928 su pressioni della Deutschen Tonfilm AG. Lo scopo era quello di avviare una cooperazione strategica tra le più importanti società impegnate nello sviluppo e nella tutela dei brevetti della tecnologia del cinema sonoro, al fine di fronteggiare l'insorgente concorrenza dell'industria statunitense sui mercati europei.
A questa iniziativa presero parte, oltre alla suddetta Deutschen Tonfilm, l'olandese Küchenmeister Kommanditgesellschaft, la svizzera Tri-Ergon Musik e la tedesca Messterton AG, con la maggioranza delle azioni della società nelle mani dei soci olandesi e svizzeri, detentori rispettivamente del 36 e del 26 % di esse, e un rimanente 30 % della quota in possesso dei soci tedeschi. Più che dalla composizione delle forze in campo, la T. acquisì energia e fisionomia dalla partecipazione della Tri-Ergon e della Küchenmeister, decisamente più attive delle altre nel management della società. Inoltre, la volontà di promozione del cinema sonoro tedesco condusse il 13 marzo 1929 a un accordo con le imprese AEG e Siemens, conosciuto come il Tobis-Klangfilm Kartell, che avrebbe avuto grande rilevanza nel panorama europeo confermando l'originaria vocazione di opposizione al cinema d'oltreoceano.
La T. e la Klangfilm si rivelarono complementari: la prima aveva di fatto necessità di avvalersi delle capacità industriali della seconda, che a sua volta non avrebbe potuto lavorare senza i brevetti della ditta consociata. Furono gli olandesi, con la Küchenmeister Internationale Maatschappij voor Accoustiek NV (KIMANV, holding deputata al finanziamento della T.) a consolidarne la statura europea. L'espansione in Europa mediante una rete di succursali nelle principali città venne garantita da abili operazioni in borsa, cui seguì un peso sempre maggiore della KIMANV all'interno della Tobis. Con le sue filiali autonome a Parigi, Londra, Bruxelles e più tardi a New York, Madrid e Lisbona, la T. entrò nel vivo di molte cinematografie nazionali, realizzando prodotti notevoli, come per es. Sous les toits de Paris (1930; Sotto i tetti di Parigi), À nous la liberté (1931; A me la libertà) e Le million (1931; Il milione) tutti di René Clair.
Nei primi anni di attività della T. si andò acuendo il conflitto legale con la statunitense Western Electric, per l'introduzione in Europa delle apparecchiature del cinema sonoro brevettate negli Stati Uniti, molto drammatizzato dalla stampa e concluso dalla cosiddetta pace di Parigi del 1930, che decretò una sostanziale divisione del mercato mondiale tra le due concorrenti. Ognuna di essa ottenne l'uso esclusivo delle proprie tecnologie in vaste aree geografiche, lasciando il rimanente alla libera concorrenza. I venti di crisi economica mondiale del 1931 coinvolsero anche la T., che vide diminuire i finanziamenti indispensabili al suo mantenimento e alla sua espansione; il repentino nuovo stato di cose suggerì quindi ai banchieri olandesi una riorganizzazione della società, che portava alla concentrazione di tutte le attività nel settore cinema (la T. era stata attiva anche sul versante della radio e del fonografo) e a una nuova amministrazione sotto il nome di Intertobis, con sede ad Amsterdam. Il vero patrimonio della società tuttavia era considerato la serie di filiali a Berlino, Parigi e in altre città. Proprio nella T. berlinese avvennero però fatti che mutarono profondamente la struttura internazionale dell'impresa. Il potere nazista mal tollerava la presenza di investitori stranieri nel cinema tedesco, e nel 1934 P.J. Goebbels, ministro per la Cultura e la propaganda del Terzo Reich, prescelse Max Winkler e la banca Cautio per il passaggio della T. in mani tedesche. Il progetto si realizzò già nel 1935, con l'acquisizione da parte di Winkler del pacchetto di maggioranza della stessa Intertobis. L'acquisto della T. fu il primo passo verso la successiva statalizzazione dell'intera industria cinematografica tedesca, riassorbita completamente nella UFA. Gli anni del nazismo videro l'attore Emil Jannings indiscusso mattatore nei film prodotti dalla casa.Con la sconfitta e il tracollo dell'UFA, iniziò lo smembramento delle strutture e degli studi della T.; nel 1970 il produttore cinematografico Horst Wendlandt ha ripreso la sigla Tobis come nome della sua società.
Tonfilmfrieden/Tonfilmkrieg: die Geschichte der Tobis vom Technik-Syndikat zum Staatskonzern, hrsg. J. Distelmeyer, Hamburg 2003.