TOBA SŌJŌ
. Pittore giapponese; nacque nel 1053 e morì nel 1140; il suo vero nome è Kakuyū. Destinato dall'infanzia alla carriera ecclesiastica buddhista, fece gli studî nel tempio Onjōji sulle rive dal lago Biwa, presso Kyōto. A trent'anni divenne abate di Shitennōji dove lavorò per dodici anni; poi si ritirò a Onjōji e trascorse trentadue anni in clausura. Dal 1127 alla morte fu attivissimo e venne spesso chiamato a Kyōto per dirigervi cerimonie nel palazzo imperiale. Nel 1131 divenne abate di Shōkongōin a Toba e nel 1132 fu nominato sōjō, donde il nome col quale è abitualmente designato (Toba no sōjō "arciabate di Toba").
Dipinse quadri buddhistici, ma è famoso soprattutto per i suoi scherzosi schizzi di animali e uomini e donne intenti a svariate occupazioni. Talora satireggiò il clero buddhista sotto specie di rane e scimmie. Sono stati conservati quattro rotoli di questi schizzi che dimostrano straordinaria vivacità e potenza di disegno; e uno degli schizzi, rappresentante due tori in lotta, fu riprodotto spesso. Sono attribuiti a questo artista anche tre rotoli detti Shigisan Engi. Il nome di T. S. è popolarmente connesso con l'invenzione della caricatura, che dal suo nome è detta in giapponese toba-e. Egli inaugurò lo stile virile nel disegno della pura scuola giapponese; stile che altri maestri come Mitsunaga Nobuzane e Keion combinarono col colore decorativo.
Bibl.: Kenji Toda, Japanese Scroll Painting, Chicago 1934.