TOANTE
. Figlio di Alessandro, nativo di Triconio, apparteneva a una delle più ragguardevoli e, politicamente, più influenti famiglie etoliche. Continuando le tradizioni e la vita politica del padre, T. fu stratego, per la prima volta, pare,. nel 203-202 a. C.
Aspro e convinto nemico dei Romani, indusse la confederazione a iniziare trattative diplomatiche con Antioco III di Siria. Stratego per la seconda volta (194-193), favorì l'azione antiromana e antiachea nella Sparta di re Nabide e tentò un ravvicinamento della lega a Filippo V. L'inverno sul 192 si recò da Antioco e, ritornatone a primavera con Menippo, ambasciatore del re, fece prevalere nell'assemblea etolica il partito antiromano. Fallito un tentativo contro Calcide, T. ritornò da Antioco, e, come il re sbarcò in Grecia l'autunno 192, T. riuscì a farlo proclamare stratego autocratore della Lega etolica. Dopo la sconfitta delle Termopile (191), T. seguì Antioco in Siria: ostaggio a Roma, in obbedienza a una clausola della pace di Apamea (estate 188), poté ritornare, qualche anno più tardi, in Etolia. Rieletto stratego per l'anno 181-80, e, una quarta volta, per l'anno 173-2, fu impedito nella sua azione dal prepotere dei Romani e dall'interessato romanesimo dei suoi avversarî. Nel 170, mentre s'iniziava la guerra contro Perseo, T. invano cercò di riaffermare nell'assemblea etolica la sua pertinace avversione ai Romani.
Bibl.: G. Klaffenbach, Inscr. Aetoliae (prolegomena); H. Gillischewski, De Aetolorum praetoribus, Berlino 1896; M. A. Levi, in Atti Acc. Sc. Torino, LVII, (1922), pp. 183-185; O. Leuze, in Hermes, LVIII, (1923), pp. 244-245.