Inventore e studioso di fisica (n. Agordo 1617 - m. in Polonia 1680); viaggiò in Egitto, poi (1641) si stabilì in Polonia, ove diresse la zecca di stato. Nella Misura universale (1675) propose come unità di lunghezza quella del pendolo che batte il secondo, attribuendo a tale unità il nome di "metro"; da essa derivò le unità di misura per superfici e volumi e indirettamente anche per i pesi. Suggerì, in ottica, lenti cave piene di liquidi rifrangenti. Scoprì (1665) la prima macchia di Venere, ideò e costruì una macchina per il volo con ali di superficie variabile e proseguì le ricerche galileiane sulla bilancia idrostatica (La bilancia sincera, 1645).