TITO di Bostra
Vescovo di questa città, morto sotto l'imperatore Valente, verso il 375. Scrisse contro i manichei un'opera, adoperata da parecchi scrittori, in quattro libri, di cui si posseggono i primi due e un frammento del terzo, nonché una versione siriaca completa; scrisse inoltre omilie su Luca, di cui si hanno numerosi frammenti, ricavati da catene; altre omilie, stampate sotto il suo nome, sono spurie. L'esegesi di T. è più vicina a quella della scuola antiochena che all'alessandrina; e si capisce che, contro i manichei, egli ricorresse volentieri all'interpretazione letterale e storica.
Ediz. e bibl.: Titi Bostreni quae ex opere contra Manichaeos... servata sunt graece, a cura di P. de Lagarde, Berlino 1859; T. B. contra Manichaeos libri IV syriace, a cura di P. de Lagarde, ivi 1859; J. Sickenberger, T. v. B. Studien zu dessen Lukashomilien, Lipsia 1901 (Texte u. Untersuchungen, XXI, i); R. P. Casey, The text of the antimanichaean writings of B. and Serapion of Thmuis, in Harvard Theol. Rev., 1928, p. 97 segg.; A. Baumstark, Der Text der Mani-Zitate in der syrisch. Übersetzung des T. v. B., in Oriens christianus, 1931, p. 23 segg.; R. Reitzenstein, Eine wertlose u. eine wertvolle Überlieferung über den Manichäismus, in Nachrichten der Gesellsch. d. Wissensch. zu Göttingen, 1931, p. 28 segg.