TITIANA (Flavia Titiana)
Moglie di Pertinace, che fu imperatore per due mesi nel 193. Figlia di Flavio Sulpiciano, fu chiamata Augusta per decreto del Senato; sembra che fosse di costumi poco specchiati (Vita Pert., 13, 8); sopravvisse al marito.
Non se ne conosce alcun ritratto in scultura, la sua effigie appare solo su poche monete imperiali greche, tra cui sicure quelle di Alessandria datate dagli anni di regno di Pertinace. Si presenta con un viso piuttosto allungato, ma con guance piene, con grande occhio dalla palpebra superiore pesante e spessa, naso dritto e sfinato, bocca piccola dalle labbra carnose, mento aguzzo. La capigliatura, in pesanti bande ondulate, ricopre le orecchie e si raccoglie in ampia crocchia piatta sulla parte posteriore del cranio: è l'acconciatura che compare nei ritratti coevi di Scantilla, Didia Clara e Giulia Domna.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., III, pp. 396-397; E. A. Stückelberg, Bildnisse röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 61; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, Stoccarda 1884, pp. 7-8, tav. I, 3; G. Dattari, Numi Augg. Alexandrini, Pavia 1901, tav. IV, 3979.