TIROIDE (XXXIII, p. 918)
L'attività endocrina della ghiandola tiroide, a quanto risulta dalle variazioni del suo aspetto istologico, è intensa nelle prime epoche della vita e diminuisce dopo la pubertà; varie cause possono modificare la struttura istologica della tiroide: il cambiamento delle stagioni, la gravidanza (che provoca iperplasia), le mestruazioni, il freddo, taluni alimenti. La tiroide è abbondantemente vascolarizzata; si calcola che, nell'uomo, sia attraversata in un'ora da tutto il sangue del corpo. Gli organi endocrini, in generale, contengono iodio in quantità maggiore degli altri tessuti e la tiroide è, fra le ghiandole endocrine, la più ricca in iodio (nell'uomo fra il 19° e il 44° anno di età, da 0,023 a 0,068% del tessuto fresco, secondo Zunz).
Lo iodio si trova nella tiroide in tre forme:
1) Tiroxina, o tirossina, aminoacido contenente il 65,3% di iodio Isolata da E. C. Kendall (1915) e preparata per sintesi da C. R. Harrington e G. Barger (1927) esplica le azioni farmacodinamiche proprie degli estratti tiroidei e viene ritenuta da molti l'ormone della tiroide. Vi è però chi pensa che l'ormone tiroideo sia invece un'albumina iodata derivante dalla tireoglobulina (v. più avanti). Con la sua attività endocrina la tiroide regola l'intensità del ricambio nell'organismo intero e nelle singole cellule che lo compongono. Dalla quantità di estratto tiroideo necessaria per ovviare agli effetti dell'asportazione della tiroide si deduce che nell'uomo viene prodotta giornalmente una quantità di ormoni corrispondente a circa mg. 0,33 di tiroxina. È stato affermato (A. Mansfeld) che la tiroide elabora anche ormoni ad attività diversa da quella della tiroxina, detti "termotirine", i quali farebbero diminuire la temperatura corporea durante il soggiorno in ambiente a temperatura elevata. Lo iodio tiroxinico rappresenta, nell'adulto, circa il 30% dello iodio tiroideo totale.
2) Diiodotirosina, aminoacido contenente il 58,7% di iodio. Alcuni la ritengono fisiologicamente inerte; altri invece affermano esplichi azioni biologiche antagonistiche di quelle della tiroxina.
3) Tireoglobulina, o tiroglobulina, proteina naturale iodata risultante dall'unione della tiroxina con una globulina. Costituisce circa il 50% in peso della tiroide essiccata ed il 95% dello iodio tiroideo; in essa è contenuta anche diiodotirosina.
L'attività endocrina della tiroide influenza il tenore in iodio del sangue, che dal valore normale di 10-15 γ per 100 gr. si eleva, nell'ipertiroidismo, fino a 100 γ e più e può discendere, nell'ipotiroidismo a γ 2-7; lo iodio tiroideo invece aumenta nell'ipotiroidismo e decresce nell'ipertiroidismo.
L'asportazione della tiroide produce effetti diversi nell'animale giovane e nell'adulto. Nel primo si osserva ritardo dell'ossificazione e accrescimento corporeo, ritardo dello sviluppo degli organi genitali, arresto dello sviluppo psichico probabilmente in rapporto alla rallentata evoluzione del cervello; in più la temperatura corporea è inferiore alla norma, la cute è arida, ispessita, con peli poco sviluppati. Nell'adulto si ha diminuzione della forza muscolare e della potenza sessuale, apatia e diminuzione dell'intelligenza, cute secca, tendenza alla calvizie; la temperatura corporea diminuisce e parallelamente si riducono il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica (diminuzione del metabolismo basale).
La funzione della tiroide è regolata: a) da influssi nervosi eccitanti o deprimenti che le provengono attraverso fibre del sistema simpatico; b) dall'azione stimolante dell'ormone tireotropo elaborato dal lobo anteriore dell'ipofisi; c) dalla concentrazione dell'ormone tiroideo nel sangue (se è alta, la funzione tiroidea viene depressa e viceversa). V. anche endocrinologia, isotopismo e ormoni, in questa Appendice.