• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

TINTURA

di Marino FORTUNATO - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
  • Condividi

TINTURA (XXXIII, p. 871)

Marino FORTUNATO

Industria tessile. - La tintura delle fibre tessili ha richiesto nuove categorie di coloranti artificiali (v. anche coloranti, sostanze, in questa seconda App., vol. I, p. 649) per soddisfare le sempre maggiori esigenze di resistenza specialmente alla luce e agli agenti atmosferici. Il campo della tintura della lana si è ulteriormente avvantaggiato della serie degli Antinolo che costituiscono un gruppo di coloranti al tino la cui costituzione molecolare determina un'ottima affinità per le fibre proteiche.

Una delle principali proprietà dei coloranti Antinolo, che derivano generalmente dalla condensazione delle diarilidoclorochinone, è il loro comportamento durante la formazione del tino, in quanto, analogamente all'indaco richiedono deboli quantità di alcali per la solubilizzazione del loro leuco; vengono specialmente utilizzati nella tintura della lana in fiocco destinata alla confezione dei panni per divise militari.

Sempre nella tintura della lana i nuovi coloranti cromifori (denominati Stenamina, Neolan, ecc.) hanno segnato un interessante progresso nella categoria dei coloranti acidi. Il metallo contenuto nel complesso molecolare, per lo più cromo, è l'elemento che conferisce al colorante le proprietà neeessarie per l'applicazione tintoriale, la quale implica un ambiente sensibilmente acido affinchk il complesso cromiforo possa conseguire il grado di solubilità necessario per il suo completo sviluppo e per la sua uniforme e regolare distribuzione nella fibra. Gli stenamina si tingono infatti in presenza di soluzioni contenenti per litro 2 ÷ 3 cm3 di acido solforico e mediante una prolungata ebollizione; sono applicati nella tintura dei manufatti di lana per i quali è richiesta grande solidità alla luce, all'acqua di mare, al lavaggio, oltre ad un'ottima egualizzazione delle tinte.

Nella tintura del cotone e del raion viscosa hanno assunto notevole sviluppo i coloranti al tino antrachinonici i quali rispetto all'indaco ed agli indigoidi posseggono una più elevata solidità alla luce e resistono maggiormente ai trattamenti di sbianca ai quali i tessuti colorati possono essere sottoposti e precisamente alla bollitura con alcali e al candeggio con cloro o con acqua ossigenata. Nella categoria dei coloranti al tino occorre anche menzionare i notevoli progressi conseguiti nello studio degli stati fisici che ne hanno permesso la produzione allo stato di polveri a grande potere di dispersione in ambiente acquoso, e conseguentemente l'impiego nella tintura dei tessuti di cotone con il nuovo metodo della pigmentazione (Padding-process, Klotzverfahren) che dà risultati di ottima penetrazione anche su tessuti pesanti o mercerizzati. Con questo metodo il tessuto viene passato al foulard in una dispersione acquosa del colorante e quindi, dopo un eventuale asciugamento, sottoposto in jigger o al foulard ad un trattamento alcalino riducente, in presenza di soda caustica e idrosolfito, allo scopo di solubilizzare il colorante, che è semplicemente depositato sulla fibra, e permetterne la penetrazione e la conseguente fissazione. Il trattamento riducente eseguito al foulard richiede un'immediata e breve vaporizzazione a 100° C ed è il più adatto per la grande produzione in serie. Successivamente si fanno seguire in jigger, o alla continua, i lavaggi e la saponatura bollente necessarî per il completo sviluppo delle tinte. Altri progressi interessanti sono stati realizzati nel gruppo dei coloranti sostantivi con gli Eliamina luce caratterizzati da un normale grado di sostantività per le fibre vegetali e artificiali e dotati di un'alta resistenza alla luce conferita dalla loro costituzione chimica (complessi metalliferi di gruppi azoici o di altri cromifori), e con i Coprantina o Cupramina che permettono di ottenere, mediante un trattamento con sali di rame, alcuni complessi di questo metallo, notevolmente stabili anche verso i comuni agenti alcalini e detergenti ai quali vengono sottoposti i manufatti tinti.

Le nuove fibre tessili comparse ultimamente, e fra queste il nylon, hanno richiesto alcuni studî di applicazione tintoriale che hanno risolto i varî problemi, con buoni risultati. Attualmente la tintura del nylon ha trovato la sua soddisfacente soluzione nelle categorie dei coloranti acidi, per raion acetato, diretti e diazotabili.

Fra gli acidi si constata che quelli caratterizzati per la loro natura chimica da un grado di solubilità non elevato e le cui soluzioni sono pertanto più vicine ad una particolare forma colloidale, come i Novamina, i Follone, i Cirene e gli Alizarina, sono maggiormente indicati nella tintura del nylon anche per quanto concerne il complesso delle solidità che distingue le loro tinture. È da osservare particolarmente che le solidità all'acqua, al lavaggio e alla follatura di questi coloranti acidi applicati su nylon assumono gradi decisamente superiori rispetto a quelli riscontrati su lana e specialmente su seta. I coloranti acidi su nylon si tingono con il 10÷15% di solfato sodico cristalli e con il 4÷6% di acido acetico, per 40÷50 minuti a 90° C, eventualmente in presenza di 2÷3 gr. di sapone neutro per litro. Il sapone agisce nel processo di tintura ritardando generalmente l'affinità dei coloranti e ottenendo una maggiore egualizzazione delle tinte. L'applicazione dei coloranti per raion acetato su nylon viene eseguita in presenza di sapone alla temperatura di 65÷75° C, durante 40÷50 minuti per i toni chiari e medî e durante 1÷2 ore per i toni intensi; i coloranti diretti e diazotabili si applicano in ambiente leggermente acido, in modo analogo ai coloranti acidi; i diazotabili vengono successivamente diazotati e sviluppati con i metodi normali. Altre categorie di coloranti adatti nella tintura del nylon sono quelle degli Stenamina e dei Naftoli per la produzione di tinte molto solide.

I manufatti di nylon richiedono prima della tintura il procedimento di fissaggio, operazione di notevole importanza in quanto permette di fissare stabilmente le torsioni conferite ai filati; se questo trattamento, eseguito con vapore saturo ad una temperatura compresa fra i 100° ed i 150° C, è stato sufficientemente energico, i filati manterranno praticamente inalterate le loro caratteristiche anche dopo le successive operazioni di purga e di tintura. Il grado di fissaggio è subordinato a un processo di rigonfiamento della fibra superpoliammidica, determinato dal contatto con l'acqua ad alta temperatura; ciò spiega il motivo per cui durante il fissaggio dei manufatti di nylon venga indicato il vapore saturo; con il vapore secco infatti non si ha alcun effetto di fissaggio. Gli articoli di maglieria, e fra questi le calze di nylon, richiedono in modo precipuo che la forma venga stabilizzata allo scopo di evitare, durante le successive operazioni di purga e di tintura, il raggrinzimento del tessile dovuto ad una contrazione non uniforme dei fili che compongono la maglia. Questa stabilizzazione viene effettuata sottoponendo le calze di nylon, infilate e tese sulle apposite forme, all'azione del vapore, per circa 5 minuti, alla temperatura di 125° C.

Vedi anche
coloranti Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze coloranti devono essere solubili o disperdibili per poter penetrare e permeare il supporto. 1. Cenni storici L’impiego di coloranti vegetali o animali ... lana Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per lana si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale. 1. Caratteristiche e produzione La lana viene tolta dagli animali vivi per ... indaco chimica Composto chimico impiegato come sostanza colorante, avente formula Si ricava dalle foglie di diverse specie del genere Indigofera (Indigofera tinctoria, Indigofera argentea, Indigofera arrecta ecc.) coltivate in Asia, in particolare nell’India, in alcune regioni dell’Africa e nell’America Meridionale; ... seta Sostanza elaborata da alcune specie di Insetti (particolarmente dal baco da seta, la larva del Lepidottero Bombyx mori) come secrezione di particolari ghiandole dette seritteri, dalle quali esce per due orifizi detti filiere, in forma di due bavelle, che, a contatto con l’aria, si rapprendono e si saldano ...
Tag
  • ACQUA OSSIGENATA
  • ACIDO SOLFORICO
  • ACIDO ACETICO
  • FIBRE TESSILI
  • SOLUBILITÀ
Altri risultati per TINTURA
  • tintura
    Enciclopedia on line
    Farmaceutica Preparato liquido ottenuto per azione di solventi su sostanze vegetali essiccate (droghe), in forma facilmente assimilabile dall’organismo; le t. di droghe animali, già assai rare un tempo, sono oggi praticamente in disuso. Il rapporto t./droga è 5:1 a esclusione delle piante velenose o ...
  • tintura
    Dizionario di Medicina (2010)
    Preparato liquido ottenuto per azione di solventi su sostanze vegetali essiccate o, più raramente, su organi animali. A seconda del solvente impiegato le t. prendono il nome di acquose, alcoliche (alcoliti), eteree (eteroliti), vinose (enoliti), acetiche (acetolati); tuttavia, dato che la quasi totalità ...
  • TINTURA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)
    Franco Testore (XXXIII, p. 871; App. II, II, p. 997) Negli ultimi anni il progresso dei processi di t. ha avuto un notevole sviluppo, favorito da un lato dalla creazione di nuove classi di coloranti, dall'altro dalla realizzazione di nuovi impianti specifici e dalla crescente applicazione dell'elettronica ...
  • TINTURA
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Luigi Caberti . Industria tessile (fr. teinture; sp. tintura; tedesco Färberei; ingl. dyeing). - Per tintura s'intende l'arte di dare a un supporto qualsiasi una colorazione regolare, uniforme, penetrante in tutto il suo spessore, in modo che, facendone una sezione, non si possano avvertire differenze ...
Vocabolario
tintura
tintura s. f. [lat. tinctura, der. di tingĕre «tingere», part. pass. tinctus]. – 1. a. L’operazione di tingere, di dare un colore diverso, con coloranti che penetrano a fondo e uniformemente, a materiali e prodotti varî, e il modo stesso...
henné
henne henné 〈ené〉 s. m., fr. – Nome francese della pianta henna, noto anche in Italia soprattutto per indicare la tintura per capelli.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali