TINDARIDE (Τυνδαρίδης, Tyndarĭdes)
Dopo la cacciata dei Dinomenidi di Siracusa, avvenuta nel 465 a. C., non mancarono da parte di alcuni cittadini i tentativi di accaparrarsi il favore delle masse e d'impadronirsì del governo. Tra questi fu quello di Tindaride (Diod., XI, 86), che, circondato da uno stuolo di satelliti, cercò di raggiungere il potere (454). L'impresa fallì, ma il timore di simili cospirazioni provocò il cosiddetto petalismos che consisteva in una votazione periodica su foglie di olivo, la quale aveva i medesimi fini dell'ostracismo ateniese (v. ostracismo).