TINDARI (A. T., 27-28-29)
Frazione del comune di Patti, dal cui capoluogo dista km. 10; su un colle, alto 279 m., sorge il santuario della Madonna, del sec. XVI, di nessun interesse artistico; in prossimità, le rovine dell'antica Tindaride (Tyndaris), colonia fondata da Dionisio I nel 396 a. C., favorita da Roma per essere rimasta fedele durante le guerre puniche; non si conosce l'anno in cui fu distrutta.
La battaglia di Tindaride. - C. Attilio Regolo, lo stesso che poi invase l'Africa, console per la prima volta nel 257, mentre stanziava con la squadra romana sulla costa settentrionale di Sicilia a Tindaride, avvistata al largo la squadra cartaginese, deliberò audacemente di attaccarla. E l'assalì difatti con sole 10 navi che aveva in pronto, mentre le altre si venivano allestendo. La piccola squadra del console fu sopraffatta dai Cartaginesi e la stessa nave ammiraglia scampò a fatica, ma intanto il grosso della flotta romana si era apprestato a combattere e poté attaccare i Cartaginesi e costringerli a ripiegare presso Lipari dopo averne colate a fondo 8 navi e catturate 10 con gli equipaggi. La battaglia non fu decisiva. I Cartaginesi si ascrissero anch'essi la vittoria, ma i Romani decretarono a Regolo il trionfo navale. Ignoriamo la somma delle forze impegnate da una parte e dall'altra.
Bibl.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, Torino 1917, p. 137.