TINCA (Tinca tinca [L.], sin. T. vulgaris Cuv.; fr. tanche; sp. tenca; ted. Schleie; ingl. tench)
Pesce teleosteo della famiglia dei Ciprinidi caratterizzato dall'avere il corpo alto, compresso, coperto di squame piccole molto aderenti, pelle ricca di muco, la testa larga, due piccoli bargigli agli angoli della bocca, mascelle prive di denti, aperture branchiali ampie, denti faringei in numero di 4-5 per lato in una sola fila. Ha una dorsale e una anale corte, codale quadrata, pettorali e ventrali addominali arrotondate, linea laterale marcata. La tinca è di colore bruno-verdastro, più scuro al dorso, bianco-giallastro al ventre. Raggiunge i 30-35 cm. di lunghezza e 5 kg. di peso. Una varietà tutta gialla, chiamata tinca dorata, viene usata anche come pesce ornamentale.
La tinca è comune nelle acque dolci dell'Europa e dell'Asia occidentale; è diffusa in tutta l'Italia: di recente è stata introdotta anche in Sardegna. Preferisce le acque stagnanti a fondo fangoso. Apprezzata per le sue carni, si presta bene agli allevamenti negli stagni; mangia di tutto. Si riproduce in maggio-luglio; depone mimerose uova piccole agglutinanti sulle piante acquatiche. I maschi si distinguono dalle femmine per la maggior robustezza del secondo raggio delle pinne ventrali.
Le tinche sono frequentemente infestate da Ligule (v.).