Scrittore croato (Vrgorac, Dalmazia, 1891 - Zagabria 1955). Nel 1913 si recò a Parigi, dove svolse attività politica in favore dell'idea iugoslava; tornato in patria, visse spostandosi di città in città e si stabilì a Zagabria dal 1940. Poeta straordinariamente ricco ed erudito, sensibile agli influssi di A. G. Matoš, Baudelaire, Rimbaud, cantò la condizione dello spirito libero da ogni vincolo e assetato di conoscenza. Tra le sue raccolte poetiche: Lelek sebra ("Il lamento dello schiavo", 1920) e Kolajna ("Collana", 1926), ritenute i più bei canzonieri della lirica croata; Auto na korzu ("L'auto sul corso", 1932); Žedan kamen na studencu ("Pietra assetata sul pozzo", 1954). Tra gli scritti in prosa: Ispit savjesti ("Esame di coscienza", 1923); Ljudi za vratima gostionice ("Gente dietro la porta dell'osteria", 1938); Pjesničke proze ("Prose poetiche", 1964).