Ateniese (seconda metà del 5º sec. a. C.), famoso per il suo atteggiamento di avversione per tutta l'umanità, maturato come reazione all'ingratitudine degli uomini; si diceva che stimasse soltanto Alcibiade, perché avrebbe causato la rovina degli Ateniesi. Gli antichi, soprattutto Luciano nel dialogo Timone (o Il misantropo), ne idealizzarono la figura, come di precursore del cinismo. n Dopo il dialogo di Luciano la figura di T. è stata ripresa, nell'età moderna, da M. M. Boiardo nella sua commedia in terzine Timone (1490 circa), e da W. Shakespeare nel suo dramma Timon of Athens (1608). Tra le varie opere musicali ispirate da questo personaggio spicca il Timon di H. Purcell (1694).