ERMAK, Timofeevič
Atamano dei cosacchi del sec. XVI, conquistatore della Siberia. Capo di una di quelle compagnie (družina) di cosacchi (v.), che nel sec. XVI percorrevano la parte sud-est della pianura russa, nel 1579 fu con i suoi uomini assunto in servizio dagli Stroganov, mercanti-colonizzatori di Perm. Nell'autunno del 1581 E. con la sua compagnia (circa 800 uomini), si recò al di là degli Urali, per conquistare il territorio dello zar di Siberia, situato lungo i fiumi Tura, Tobol e Irtyš, con la capitale Isker o Sibir′, sulle rive del fiume Irtyš; e l'anno appresso inflisse una completa disfatta all'esercito mandatogli contro dallo zar di Siberia Kučum. Dopo questa vittoria E. occupò il 26 ottobre la capitale del regno siberiano. Lo zar di Mosca Ivan IV premiò i cosacchi stipendiandoli e mandò in loro aiuto un suo voivoda con un esercito, ma nel frattempo l'esercito dei cosacchi ebbe a sostenere una lotta accanita con la popolazione indigena. Nella notte fra il 5 e il 6 agosto 1584, E. fu ucciso dagl'indigeni e, in seguito, il resto del suo esercito dovette sgombrare il territorio siberiano. Ma fin dal 1585 il governo di Mosca cominciò a mandarvi regolarmente i suoi generali con compagnie di strelizi e di cosacchi.
Bibl.: Sibirskija letopisi (Annali siberiani), Pietroburgo 1907; S. M. Solov′ev, Istorija Rossii, Pietroburgo 1895, VI, cap. 7°; VII, cap. 3°; N. I. Kostomarov, Iz našego prošlago (Dal nostro passato), Berlino 1922.