TIMOCLE (Τιμοκλῆς, Timocles)
Poeta della commedia di mezzo, del sec. IV a. C., e anche poeta tragico, a meno che si voglia, come qualcuno ha proposto, distinguere il comico dal tragico, ipotesi tutt'altro che felice. Non soltanto il Lykourgos (Λυκοῦργος), attestato da un documento epigrafico, era un dramma satiresco, ma anche, come pare manifesto, gl'Ikarioi ('Ικάρια), di cui un nuovo frammento dobbiamo al commento a Demostene di Didimo; e dallo stesso Didimo è citato anche un nuovo frammento degli Heroes ("Ηρωες), in cui l'autore allude agl'Ikarioi. T. è ricordato di preferenza per i suoi attacchi a Demostene e ad altri oratori. La sua vena comica è ricca e il suo stile efficace. I frammenti in Kock, Comicorum Atticorum Fragmenta, II, 451-466.
Bibl.: A. Körte, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 1260 segg.; G. Coppola, Per la storia della commedia greca, in Rivista di filologia, n. s., V (1927), p. 453 segg.