TIMAU (Tamau dei Friulani e Tischelwang dei Tedeschi; A.T., 24-25-26)
Paese della Carnia (provincia di Udine) nell'alto Canal di S. Pietro, 821 m. s. m., 6,5 km. da Paluzza, al cui comune appartiene dopo l'aggregazione avvenuta ancora nel 1813. In origine si trovava nel mezzo della valle, dove ora è il santuario del Cristo, ma nel 1729 una disastrosa alluvione gli ha fatto mutar sede ed ora la lunga contrada, stretta e tortuosa, divisa in tre borgate, allinea le povere case tra il torrente e l'alta parete della Creta di Timau. Nel passato aveva tratto profitto da alcune miniere di rame argentifero, sfruttate da coloni tedeschi, e un dialetto tedesco, assai corrotto, è parlato tuttora da una parte degli abitanti. I rapporti con la Carinzia attraverso il Passo di Monte Croce sono del resto tuttora frequenti, essendo Timau il primo villaggio italiano per chi viene dall'Austria. Le case hanno per lo più i tetti coperti di scandole; campi ve ne sono pochi e anche le patate sono scarse. Qualche profitto si ricava dai boschi e dalle cave di marmo rosso e nero che esistono sopra il paese. Secondo l'ultimo censimento gli abitanti di Timau erano 968.