TILLANDSIA
. Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee (Linneo, 1735). Ha fiori con tepali liberi o saldati solo presso la base, gli esterni petaloidei, gli interni privi di squama nettarifera, ovario supero, frutto capsulare con molti semi portanti all'apice un ciuffo di peli piumosi. Nella famiglia è il genere più vasto comprendendo circa 400 specie, divise in 9 sottogeneri; molte sono epifite o rupicole, alcune terrestri, proprie delle steppe e dei deserti; in generale hanno poco bisogno d'acqua, utilizzando l'umidità atmosferica; hanno foglie strette più o meno convolute, non seghettate, generalmente rivestite di denso tricoma squamoso, perciò di colore più o meno cinereo o biancastro; i fiori sono in spighe o pannocchie, biseriati, per lo più azzurri o violacei, raramente bianchi o gialli. Sono proprie dell'America tropicale e subtropicale Nord e Sud, escluse le regioni a pioggie tropicali.
Le specie più frequentemente coltivate sono: T. usneoides L., T. dianthoidea Rossi, T. ionantha Planch., T. aeris incola Mez, T. tectorum Morren, T. Duratii Vis., ecc. La prima è usata negli Stati Uniti come materiale da imballare e come crino vegetale; la pianta filiforme muore alla sua base e rimane attaccata per mezzo dei fasci sclerenchimatici centrali ai rami degli alberi su cui vegeta.