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TIGNOLE

di Athos Goidanich - Enciclopedia Italiana (1937)
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TIGNOLE (o Tarme; fr. teignes; sp. polillas; ted. Motten; ingl. moths)

Athos Goidanich

Piccoli Insetti Lepidotteri appartenenti quasi tutti alla famiglia dei Tineidi (v. tineini), che si trovano nelle case o nei magazzini e le cui larve si cibano di sostanze animali conservate o di derrate.

Sono ben note le tignole dei panni e delle pellicce: le larve della Tineola biselliella Hum. (che si nascondono in ricoveri sericei tubolari da esse costruiti sui materiali attaccati) e quelle della Tinea pellionella L. (che invece si trascinano dietro un astuccio cilindrico di seta ricoperto da avanzi del loro cibo) rodono le lane dei panni e dei tappeti (trascurando i tessuti di altra natura, o il cotone delle lane miste) e i peli delle pellicce, le piume dei cuscini, i crini di imbottiture e materassi, animali impagliati, ecc.; quelle della Trichophaga tapetzella L. (viventi come la Tineola) attaccano anche i cuoiami. Le farfalline grigie chiare che in primavera-estate volano nelle case sono gli innocui maschi, mentre le femmine fuggono la luce e corrono veloci a nascondersi. La Tinea cloacella Haw. e la Oenophila v-flavum rovinano il vino imbottigliato scavando gallerie nei tappi di sughero. La Sitotroga cerealella Ol. (v. gelechidi) e la Tinea granella L. sono le comuni tignole del grano, ecc.

Vocabolario
tignòla
tignola tignòla (ant. o letter. tignuòla) s. f. [lat. tardo tineŏla, dim. di tinea: v. tigna]. – Nome dei varî insetti lepidotteri della famiglia tineidi, noti anche come tarme: sono piccole farfalle cosmopolite che vivono nelle abitazioni...
intignatura
intignatura s. f. [der. di intignare]. – L’intignare, l’intignarsi, e più spesso l’effetto, cioè la roditura fatta dalle tignole: un panno di lana pieno d’intignature.
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