TIBERIO II (Flavius Anicius Tiberius Constantinus) imperatore d'Oriente
Apparteneva alla dinastia di Giustiniano. La sua ascesa al trono si deve alla scelta che di lui fece Giustino II, il quale nel 574, non essendo più in grado di governare perché colpito da disturbi mentali e non avendo eredi, col consenso e, sembra, per suggerimento della moglie Sofia, lo adottò per figlio e lo creò Cesare. In tale qualità T. resse lo stato fino al 26 settembre 578, quando per volere di Giustino, che poi morì otto giorni dopo, fu consacrato imperatore. Come reggente e come sovrano T. seguì una politica di consolidamento all'interno. Egli fece centro e fine della sua azione l'Oriente, trascurando gl'interessi imperiali in Occidente. Con i Persiani, che da alcuni anni erano in guerra con Bisanzio, cercò di conchiudere una pace onorevole; non essendoci riuscito, affidò il comando dell'esercito a Maurizio, il quale fra il 578 e il 581 riportò una serie di successi. Le ottime qualità di generale e di uomo politico dimostrate da Maurizio indussero, nell'agosto 582, T. a designarlo come suo successore sposandolo alla sua figlia maggiore Costantina e creandolo Cesare. Morì il 4 ottobre 582.
Bibl.: E. Stein, Studien zur Gesch. des byz. Reiches vornehmlich unter den Kaisern Justinus II. und Tiberius Constantinus, Stoccarda 1919; G. Hertzsch, De scriptoribus rerum imperii Tiberii Constantini (diss.), Lipsia 1882.