Versificatore latino, prefetto del pretorio e governatore della Gallia nel 335. Dei 4 componimenti e dei pochi frammenti che si hanno di lui, solo il primo in tetrametri trocaici mostra freschezza di accenti, tanto che fu attribuita a T. la paternità del Pervigilium Veneris; le altre poesie hanno solo pretese filosofiche e moraleggianti.