THYMILOS (Θύμιλος)
Scultore greco, attivo ad Atene forse nel IV sec. a. C.
È ricordato da Pausania per aver eseguito un Eros ed un Dioniso in un edificio sacro sulla Via dei Tripodi (Paus., i, 20, 2). Il passo è assai dubbio riguardo la collocazione del monumento, l'eventuale composizione delle figure in gruppo tra loro o anche con una terza statua, un Satiro, certamente presente nello stesso sacello, e infine circa l'attribuzione a Prassitele del Satiro, che darebbe anche una indicazione cronologica per l'opera di Thymilos. Il testo di Pausania, dopo l'affermazione che sulla Via dei Tripodi c'era il Satiro di Prassitele, e dopo il racconto del celebre aneddoto della scelta del capolavoro dello scultore da parte di Frine, suona come segue: "nel vicino sacello dedicato a Dioniso c'è un satiro fanciullo che porge una coppa: l'Eros e il Dioniso che stanno insieme li ha fatti Thymilos". La lunga letteratura sull'argomento (v. prassitele) non ha potuto rispondere, se non con emendamenti del testo, facili ma non autorizzati, alle domande di maggiore interesse, se il Satiro fosse di Prassitele, se era diverso da quello dell'aneddoto, se era in gruppo con le sculture di Th.; per quel che riguarda queste ultime, l'unica ipotesi autorizzata dal testo di Pausania è che si trovavano in un monumento coregico non lontano da quello dove si custodiva il Satiro di Prassitele, insieme ad un'altra statua di satiro, forse non di Prassitele, dalla quale il testo sembra staccare il gruppo di Dioniso ed Eros. Eccessivamente analitica appare la supposizione che vi fosse anche una figura isolata di Dioniso (Lippold) cui era dedicato il sacello votivo. La datazione di Th. nell'ambito del IV sec., pur dovendo prescindere dalla collaborazione con Prassitele, è persuasiva, sia per la natura stessa del monumento coregico evidentemente non posteriore alla fioritura del dramma attico, sia soprattutto perché porta all'ambiente prassitelico una probabile copia del gruppo di Eros e Dioniso (Ducati) proveniente dall'Olympieion.
Monumenti considerati. - Gruppo frammentario con Eros e Dioniso copia forse del II sec. d. C., dal recinto dell'Olympieion, Atene, Museo Nazionale, n. 245: P. Ducati, in Österr. Jahresh., XVI, 1913, p. 107 ss., fig 57; H. Blümel, Griechische Bildhauerarbeit, in Jahrbuch, XI Ergänzungsheft, p. 63, n. 27, tav. 33.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 399; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1224; E. White, in Journ. Hell. St., XXIX, 1909, p. 251 ss.; G. E. Rizzo, Prassitele, Milano 1932, pp. 15 s.; 113 s.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, VI A, 1937, c. 714, s. v.; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 124; Ch. Picard, Manuel, III, Parigi 1948, p. 437; G. Lippold, in Handb., III, i, Monaco 1950, p. 243; id., in Pauly-Wissowa, XXII, 1954, c. 1793 s., s. v. Praxiteles.