THURN e TAXIS
. Casata principesca tedesca, che ha i suoi possedimenti prevalentemente in Svevia, ma anche in Baviera, nel Tirolo, in Italia, in Boemia e nei Paesi Bassi; ed è divisa in varî rami. Deriva dalla famiglia dei Tassis di Bergamo, detti in tedesco Dax dal loro animale araldico il tasso (ted. Dachs), documentariamente conosciuta sino dal 1117; i Taxis s'imparentarono nel sec. XV in modo ancora non ben definito con la famiglia Thurn, discendente probabilmente dai Della Torre di Milano. Il sicuro capostipite tedesco della casata è Ruggero I De la Tour e Tassis (morto nel 1456), assunto al proprio servizio dall'imperatore Federico III. Forse già Ruggero, ma certamente i suoi figli: Giovanni, elevato dall'imperatore Carlo V a capo dei servizî postali; Davide, soprintendente alle poste imperiali in Venezia; Gabriele, soprintendente alle poste del Tirolo; Simone, soprintendente imperiale alle poste in Milano e i nipoti: Giovanni II (1530-1610), Francesco e Leo acquistarono grande influenza e grandi ricchezze come appaltatori delle poste tedesco-italiane e specialmente di quelle tedesco-veneziane.
Essi organizzarono e diressero i servizî postali di carattere internazionale di casa d'Austria, né senza di loro si può immaginare l'attuale organizzazione moderna dei servizî postali.
Nel 1597 la casata fu elevata, nella persona di Leonardo, pronipote di Ruggero, alla baronia imperiale ereditaria e nel 1615 ricevette la carica ereditaria dell'imperiale regia soprintendenza generale alle poste. Nello stesso anno, nella persona di Lamoral, pronipote di Ruggero, personalità molto notevole, i Th. e T. furono elevati al grado di conti dell'impero e nella persona di Eugenio, pronipote di Lamoral, al grado di principi dell'impero. Nei territorî ereditarî della dinastia austriaca la loro attività fu limitata nel secolo XVII dall'istituzione della carica imperiale di supremo maestro aulico delle poste, coperta dai conti di Paar. Dopo la nomina di Alessandro, figlio di Eugenio, a rappresentante (1743-48) dell'imperatore alla dieta perpetua di Ratisbona, i Th. elessero questa città invece di Francoforte s. M. a sede principale della famiglia. Alla morte di Alessandro (1773) questo ramo si divise nella vecchia linea ratisbonense e nella nuova boema; nel 1785 la casa acquistò ampie terre signorili in Svevia. Nel sec. XIX furono liquidate le cariche inerenti al servizio postale dell'impero e dei paesi ereditarî di casa d'Austria. Per indennizzare la casa di Th. e T. della perdita della carica di consiglieri generali delle poste nei Paesi Bassi austriaci (Belgio) e nelle provincie poste sulla riva sinistra del Reno, le furono assegnati con editto imperiale del 1803 l'ex-monastero di Buchau trasformato in principato immediato dell'impero, gli appannaggi di Marchthal e Neresheim in Svevia; i Th. e T. perdettero l'immediata dipendenza dall'impero nel 1806. Tra il 1808 e il 1862, poi, a titolo d'indennità per la perdita dei servizî generali postali della Baviera, del Baden e del Württemberg, della Prussia e dell'Austria la casa ebbe tre milioni di talleri e l'assegnazione del principato di Krotoschin in Posnania dalla Prussia, compensi materiali e seggi ereditarî nelle camere degli altri stati. La linea ratisbonense porta dal 1899 il titolo bavarese di granduchi di Wörth e Oberstauf. Nel corso del sec. XIX la famiglia diede agli eserciti austriaco e bavarese eminenti personalità militari.
Bibl.: I. Rübsam, in Allgemeine deutsche Biographie, XXXVII (1895); J. B. Mehler, Das fürstliche Haus Thurn u. Taxis, Ratisbona 1899.