Dickinson, Thorold
Teorico e regista cinematografico inglese, nato a Bristol il 16 novembre 1903 e morto a Woolton Hill (Berkshire) il 14 aprile 1984. Figura poco nota fuori dalla Gran Bretagna, fu uno di quegli autori nei quali, tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, si concretizzarono (e, nel suo caso, si armonizzarono) gli aspetti più cupi e contraddittori del cinema inglese. Sensibile alle suggestioni del documentarismo, nei film a soggetto il suo gusto narrativo più personale, gotico e astratto, si manifestò a pieno nel 1940 con l'inquietante thriller Gaslight.
Figlio di un pastore anglicano, D. studiò all'Università di Oxford dove si laureò nel 1926. Si avvicinò al cinema nel 1925, come interprete del regista George Pearson per un film girato in Francia, Mr. Preedy and the countess. Nei quattro anni seguenti collaborò con Pearson come sceneggiatore, aiuto regista e montatore; dopo un corso a New York per studiare le tecniche del sonoro, dal 1929 lavorò come montatore in varie case di produzione, tra cui gli Ealing Studios. I suoi interessi cinematografici non trascurarono mai la teoria, e dal 1929 al 1939 fu programmatore della London Film Society, che aveva lo scopo di promuovere nel Paese la diffusione del cinema d'autore. Esordì nella regia nel 1937 con The high command, un giallo ambientato in Africa. Nel 1938 realizzò con Sidney Cole due brevi documentari militanti sulla guerra civile spagnola, Spanish A.B.C. e Behind the Spanish lines. Diresse poi Gaslight, un thriller sulla follia, racchiuso nella trappola di un'elegante palazzina. Il film, dominato dall'interpretazione nervosa ma controllata di Anton Walbrook e dalle ombre che circondano e invadono la casa, è un perfetto esempio di cinema gotico e 'psicoanalitico', meno sontuoso e più secco e terrificante dell'omonimo remake di George Cukor (1944); per facilitare la diffusione di quest'ultimo, la Metro Goldwyn Mayer acquistò e distrusse il negativo e quasi tutte le copie della versione inglese. Ritenuto a lungo perduto, nel 1952 il film fu distribuito negli Stati Uniti in pochissime copie, con il titolo Angel Street. D. realizzò quindi il bellico The next of kin (1942), un'efficace parabola sui pericoli della Quinta colonna. Nel 1942-43 fu direttore dell'Army Kinematograph Service Production Group, e produsse diciassette cortometraggi. Dopo la guerra diresse un altro capolavoro con lo stesso taglio di Gaslight, The queen of spades (1949; La donna di picche), tratto dal racconto di A.S. Puškin. Influenzato dall'immaginario espressionista, è un teorema sulla follia, sul senso di colpa, sull'ossessione romantica, dove le anime appaiono avviluppate dalle stesse ragnatele e dalle volute barocche che decorano gli ambienti. Dopo un interessante noir sul terrorismo, Secret people (1951), la cui lavorazione fu descritta da Lindsay Anderson nel libro The making of a film. The story of 'Secret people' (1952), D. diresse nel 1955 il suo ultimo film, Giv'a 24 eyna 'ona, noto anche come Hill 24 doesn't answer (Collina 24 non risponde), su un episodio della guerra di indipendenza di Israele, uno dei primi lungometraggi prodotti da quel Paese. Abbandonata la regia, tra il 1956 e il 1960 fu direttore del servizio cinematografico dell'ONU, per il quale produsse in vari Paesi una quindicina di cortometraggi. Tra il 1960 e il 1971 insegnò alla Slade School of Fine Art della University of London, dove dal 1967 fu titolare della prima cattedra di cinema creata in Gran Bretagna. Oltre a numerosi articoli, pubblicò nel 1948, con Catherine de la Roce, Soviet cinema, e nel 1971 il testo teorico A discovery of cinema, ricco di notevoli spunti di riflessione.
J. Richards, Thorold Dickinson. The man and his films, London 1986; Dickinson, a cura di E. Martini, Bergamo 1991.