Scrittore islandese (Hali, Islanda merid., 1889 - Reykjavík 1974). Autodidatta, di origine proletaria, svolse un'intensa attività come saggista, poeta, polemista, introducendo nella letteratura del suo paese, ancorata al realismo, nuovi parametri formali (Bréf til Láru "Lettera a Laura", 1924, raccolta di aneddoti, riflessioni, sketches in versi), ed esercitando gli strali dell'ironia in opere tra romanzo e saggio (Íslenzkur ađall "Nobiltà islandese", 1938; Ofvitinn "Il superdotato", 2 voll., 1940-41; Æfisaga arna prófasts Thórarinsson "Vita del prevosto Th.", 6 voll., 1945-50).