Uomo politico inglese (Londra 1593 - ivi 1641). Venne eletto due volte ai Comuni (1614 e 1628) nelle fila dell’opposizione; passò poi a sostenere il potere regio dopo che Carlo I aveva accettato la Petition of Right. Considerato dai capi dell'opposizione parlamentare come uno dei principali responsabili della politica assolutistica di Carlo I, fu accusato di tradimento (1640) e condannato a morte.
Vita e attività. Eletto ai Comuni per lo Yorkshire per la prima volta nel 1614, si schierò ripetutamente con l'opposizione, condividendone talune apprensioni sui fini della politica di Giacomo I, di chiaro indirizzo assolutistico. Nominato sceriffo dello Yorkshire affinché fosse ineleggibile al secondo parlamento di Carlo I (1626), nel 1627 fu per breve tempo imprigionato, essendosi rifiutato di pagare un'imposta da lui ritenuta illegale; rieletto ai Comuni (1628), si batté contro gli abusi e le illegalità della politica di Carlo. Tuttavia, non seguì Sir J. Eliot (v.) nella lotta per il consolidamento del potere parlamentare contro l'assolutismo monarchico; anzi, dopo l'accettazione da parte del re della Petition of Right, smise di collaborare con l'opposizione, che a suo avviso intendeva rompere il prezioso equilibrio raggiunto, e per questo fu creato visconte e fu nominato presidente del Consiglio del Nord. Da allora perseguì con vigore una politica volta a consolidare il potere regio e a controllare il parlamento. Membro del Consiglio privato (1630), nel 1631 fu nominato lord deputato d'Irlanda, dove esercitò il potere senza riguardo per la legalità dei mezzi adoperati, mirando a risanare l'amministrazione e a consolidare l'autorità centrale. Richiamato da Carlo I in Inghilterra nel 1639, creato conte di Strafford nel 1640, nello stesso anno convinse il re a convocare il parlamento per ottenere i mezzi necessarî a riprendere la lotta contro i presbiteriani scozzesi, insorti a difesa delle proprie libertà religiose. Mentre a Dublino si riuscì a indurre il locale parlamento a concedere larghi tributi, il Parlamento breve di Londra respinse la richiesta. S. sostenne allora l'opportunità di iniziare il conflitto contando sulle truppe irlandesi e nella sfortunata spedizione contro la Scozia fu luogotenente generale dell'esercito. Quando tornò a Londra esortò Carlo ad arrestare i capi parlamentari; ma J. Pym prevenne col proprio attacco lo S. che fu accusato dai Comuni alla camera dei Lord. Processato e condannato a morte, venne giustiziato l’11 maggio 1641.