TALLIS, Thomas
Compositore di musica, nato circa il 1505, morto a Greenwich il 23 novembre 1585.
In una sua istanza alla regina Elisabetta, datata dal 1577, il T. si dichiara "molto vecchio". La prima notizia che possiamo trovare di lui lo lascia supporre organista o maestro di coro all'abbazia di S. Croce a Waltham in Essex. Una raccolta di trattati sulla musica, manoscritta di John Wylde, cantore dell'abbazia di Waltham, ora al British Museum, reca il nome di Th. T., segnato alle ultime pagine; entrò probabilmente in possesso del T., dopo lo scioglimento dell'abbazia. Nella sua richiesta del 1577 egli dice di avere servito per 40 anni nella cappella reale così che dovrebbe essere stato nominato o nel 1540 o prima. Enrico VIII visitava spesso Waltham e probabilmente qui fece la conoscenza del musicista. Il nome di T. è menzionato negli annali della cappella reale nelle occasioni del funerale di Enrico VIII e dell'incoronazione di Edoardo VI. Ne viene anche parlato diffusamente all'entrata solenne di Elisabetta. Il 22 gennaio 1575 T. e W. Byrd ottennero un privilegio per la stampa della musica e della carta da musica in Inghilterra. Quest'impresa si concluse però in una grave perdita e nel 1577 T. e Byrd presentarono l'istanza sopramenzionata. Essi erano in quell'epoca organisti della cappella reale e sono nominati come tali nel 1576 nel frontespizio delle loro Cantiones Sacrae (16 pezzi di T. e 18 di Byrd). La musica è preceduta da poesie in lode dei due compositori, in una delle quali (del compositore F. Richardson) c'è questa riga: "Tallisius magno dignus honore senex".
Cinque inni di T. furono inclusi nelle Certaines notes di John Day (1560-65). Sono gli unici lavori di T. stampati lui vivo. Egli s'era sposato nel 1552, ma non lasciò figli. Morì a Greenwich e fu seppellito nella chiesa parrocchiale di St Alpeghe.
Sembra certo che T., durante la sua permanenza a Waltham Abbey, si fosse dedicato a scrivere musica per la chiesa romana, e qualcuno dei suoi mottetti, per es.: Ave Rosa sine spinis e Gaude gloriosa mostrano lo stile della prima metà del secolo. La messa a 5 voci può essere posteriore, e in ogni caso i mottetti delle Cantiones Sacrae sono di uno stile più maturo e avanzato. Il più famoso mottetto latino del T. è Spem in alium non habui a 40 voci in 8 cori di 5 voci ciascuno.
È probabile che Tyfe fosse predecessore di T. come compositore di musica per la nuova liturgia inglese riformista, ma ad ogni modo T. fu uno dei primi a produrre musica per i riti inglesi. Nel 1549 l'atto di uniformità autorizzava l'uso di quello che conosciamo sotto il nome di Primo libro di preghiere di Edoardo VI; nel 1550 S. Werbecke pubblicò il suo The Boke of common Praier Noted, nello stile gregoriano, ora adattando canti tradizionali a parole inglesi ora scrivendone di nuovi secondo quello stile, in accordo con i principî esposti dall'arcivescovo Craumer. Quasi subito dopo dovette il T., secondo ogni probabilità, trascrivere le Preci e i Responsorî a 4 aggiungendo 3 voci alle melodie del Werbecke (ivi. affidate al tenor). Queste melodie vengono tuttora cantate ogni giorno nella maggior parte delle grandi chiese e cattedrali inglesi. Le sue famose trascrizioni dei canti anglicani in modo dorico devono risalire al 1550 circa, visto che le parole sono conformi a quelle del First Prayer Book, composte nel 1552. Benché sia certo che molti degli inni inglesi sono adattamenti di mottetti con parole latine, è certo che alcuni di essi non sono posteriori al 1547. Qualche pezzo vocale profano è stato attribuito al T. Egli ha inoltre scritto 6 piccoli pezzi per virginale (v.).
Bibl.: G. Grove, Dictionary of Music, ecc., Londra 1904-07; v. anche la prefazione di E. H. Fellowes, in Tudor Church Music, VI.