Struth,Thomas
Struth,Thomas. – Fotografo tedesco (n. Geldern 1954). Tra i massimi esponenti della fotografia contemporanea, S. inizia la sua formazione presso l’accademia d’arte di Düsseldorf in ambito pittorico per poi avvicinarsi alla fotografia frequentando, a partire dal 1976, i corsi di Bernhard Becher, che diede vita con il suo insegnamento alla cosiddetta scuola di Düsseldorf. Due anni più tardi S. organizza la sua prima mostra presso la galleria P.S:1 di New York esponendo una serie di paesaggi urbani in bianco e nero. Il suo stile sobrio e attento oltre la lezione dei coniugi Becher ricorda i grandi fotografi francesi del 19° sec. come E. Atget e C. Marville e l’indagine dell’ambiente urbano – strade, edifici, aree industriali – rimarrà un asse portante della sua produzione. Seguiranno le serie su Parigi (1979), Roma (1984), Edimburgo (1985), Tokyo (1986) e così via. Incentrata sulla capacità di cogliere il senso del reale attraverso l’immagine rappresentata, la ricerca di S. si concentra sulla complessa trama di relazioni tra l’essere umano e lo spazio che lo circonda privilegiando le implicazioni socioculturali e antropologiche. A metà degli anni Ottanta S. introduce nuovi soggetti e, utilizzando il grande formato delle foto di architettura, esegue una serie di ritratti di singole persone o gruppi familiari, a colori e in bianco e nero, utilizzando la fotografia come strumento di esplorazione e di analisi psicologica. A partire dal 1989 crea Museum photographs, uno dei suoi cicli più famosi, composto da fotografie a colori di grande formato scattate all’interno dei maggiori musei del mondo con l’obiettivo di riprendere i visitatori e le opere d’arte con lo stesso sguardo e sotto la stessa luce. Nel 2007 le foto realizzate all’interno del Museo Del Prado a Madrid (2005) sono esposte nelle sale in cui sono state scattate, creando un cortocircuito spazio-temporale tra realtà e immagine, tra pittura e fotografia. Alla fine degli anni Novanta anche i paesaggi naturali entrano a far parte dei soggetti rappresentati da S. con le foto scattate nelle foreste, nei deserti e nelle giungle del Giappone, dell’Australia, della Cina, dell’America e dell’Europa (Paradise, 1998-2001). Una grande retrospettiva è stata allestita nel 2010 presso la Kunsthaus di Zurigo (Thomas Struth: Photographs 1978-2010) ed è stata poi presentata anche a Düsseldorf, Londra e Porto. Nel 2012 ha partecipato alla Biennale di achitettura di Venezia con una mostra dal titolo Unconscious places.