Scrittore politico inglese (n. 1499 circa - m. 1538); studiò il greco e il latino al Magdalen College di Oxford, dove fu poi lettore di filosofia naturale; fu quindi a Londra e, al seguito di R. Pole, a Venezia e Padova, dove forse si addottorò. Tornato a Londra, divenne, forse per intervento di Th. Cromwell, uno dei cappellani del re Enrico VIII. Come tale, fu coinvolto nelle dispute concernenti il divorzio regio e le conseguenti questioni create dalla politica di Enrico VIII. Il suo legame con Pole lo rese sospetto al re; tuttavia poté conservare la cappellania. Divenne poi (1536) direttore del Corpus Christi College di Londra, sempre consultato sulle più scottanti questioni teologiche. Importanti i suoi scritti politico-religiosi, soprattutto A treatise against the papal supremacy (scritto intorno al 1534) e, ancor più, il Dialogue between Pole and Lupset, nel quale è una dettagliata esposizione dei gravi pericoli attraversati dall'Inghilterra del suo tempo, con un tentativo, notevole per la storia del pensiero politico, di definire le condizioni fondamentali di una vera comunità politica.