Scrittore africano di lingua sotho (Khojane, Lesotho, 1875 o 1877 - Teyateyaneng, Lesotho, 1948). Studiò presso una scuola di missionarî protestanti francesi; dopo alterne vicende durante la guerra boera, fu insegnante e redattore presso una casa editrice. Autore del primo romanzo nella sua lingua, Moeti oa Bochabela ("Il viaggiatore verso oriente", 1906), pubblicò in seguito Pitseng ("Nella pentola", 1910), portando contemporaneamente a termine il suo capolavoro, il romanzo epico Chaka (1925; trad. it. 1959). Attingendo largamente alla tradizione orale, M. vi narra le gesta del re Shaka (1787-1828), il leggendario artefice della nazione zulù. Testo di fondamentale importanza per lo sviluppo della narrativa africana, l'opera fu oggetto di dure critiche (respinta dagli editori missionarî per sospetta apologia del paganesimo, fu pubblicata, con gravi mutilazioni, a distanza di quindici anni) che forse determinarono il radicale abbandono da parte di M. di ogni attività intellettuale.