HARRIOT (o Harriott), Thomas
Matematico e astronomo, nato a Oxford nel 1560, morto a Londra nel 1621. Seguì Sir W. Raleigh nella sua seconda spedizione (1585) nella Virginia ed eseguì un rilievo geografico di quella regione. Tornato in patria, si dedicò all'astronomia e soprattutto alla matematica.
Dai suoi manoscritti, rintracciati nel 1784, pare che abbia osservato indipendentemente dal Galilei, le macchie solari. Dieci anni dopo la sua morte fu pubblicata la sua Artis analyticae praxis ad aequationes algebricas nova methodo resolvendas (Londra 1631), che ebbe notevole influsso, specialmente in Inghilterra, sui trattati di algebra di quell'epoca. Il H., per ridurre le equazioni alla forma, che egli chiama canonica, usa del trasporto dei termini da un membro all'altro; e, fra l'altro, dà le relazioni fra coefficienti e radici, che perciò gli erano note prima della pubblicazione dell'Invention nouvelle en l'algèbre (1629) di A. Girard. Ma J. Wallis nella sua History of algebra (1685) attribuisce al H., soprattutto in confronto di F. viète, altri risultati, che in realtà non gli appartengono. Il H. denotava le quantità note con lettere consonanti minuscole, le incognite con vocali minuscole e sembra essere stato il primo a usare i segni > e 〈.