Ince, Thomas Harper
Regista, produttore, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Newport (Rhode Island) il 6 novembre 1882 e morto a Los Angeles il 19 novembre 1924. Oltre che alle qualità registiche, la sua notorietà è legata soprattutto al fatto di essere stato il creatore di un'organizzazione di tipo industriale degli studi cinematografici, fornendo così un rilevante contributo alla nascita e ai primi sviluppi dello studio system.
Figlio di attori teatrali e fratello di altri due futuri registi, John E. (1879-1947) e Ralph W. (1887-1937), esordì in teatro a sei anni. Debuttò nel cinema nel 1906, interpretando per la Edison Manufacturing Company Seven ages of man di Edwin S. Porter; lavorò quindi alla Vitagraph Company of America, dove, grazie alla sua formazione teatrale, poté prendere parte ad alcuni film shakespeariani di James S. Blackton e William V. Ranous (Richard III, 1908; King Lear, 1909). Grazie alla moglie, l'attrice Elinor Kershaw, nel 1909 fu assunto dalla Biograph Company, e recitò in diversi film di David W. Griffith e Frank Powell (Cardinal's conspiracy, 1909; The Englishman and the girl e His new lid, 1910). Passò poi alla Independent Motion Pictures Corporation di Carl Laemmle, che oltre al lavoro di attore gli offriva la prospettiva di diventare regista. Il primo film da lui diretto fu Little Nell's tobacco (1910), interpretato da Mary Pickford. Con questa attrice girò diversi film l'anno seguente, ma i risultati non furono soddisfacenti, sia per i contrasti sorti tra i due, sia per le sfavorevoli condizioni di lavorazione (in uno studio improvvisato a Cuba, dove la troupe si era rifugiata per evitare controlli legali da parte della Motion Picture Patents Company).
Fu quindi assunto da un'altra società indipendente, la New York Motion Picture Company (NYMPC) di Adam Kessel Jr e Charles O. Baumann, che nell'ottobre 1911 lo inviò a Edendale (nei pressi di Los Angeles), a dirigere il piccolo studio della sua consociata Bison Life Motion Picture Company, specializzata in western. Qui si distinse subito per le capacità organizzative e le pratiche anticonvenzionali: la sua abitudine di stendere dettagliate sceneggiature prima di iniziare le riprese permetteva infatti, mediante aiuto registi, di girare diverse scene contemporaneamente, facendo così diventare i film da un rullo, nonostante i costi ridotti e la veloce realizzazione, prodotti di grande spettacolarità e successo. Per poter girare in modo più realistico, I. convinse inoltre i proprietari della NYMPC a scritturare il grande circo western dei fratelli Miller, con i suoi 350 artisti, le numerose comparse pellirosse, cavalli e bisonti; ne venne anche acquistato il vasto ranch vicino a Santa Monica, il 101, dove fu costruito un nuovo e più ampio studio, chiamato Bison 101 ma da tutti soprannominato Inceville. Su queste basi I. realizzò nell'autunno di quell'anno il suo primo film importante, Across the plains, che fu anche il primo a due rulli della NYMPC, cui seguì subito dopo il primo a tre, Custer's last raid. Dal giugno del 1912 esercitò tuttavia soprattutto il ruolo di supervisore (scelta dei soggetti, scrittura o revisione delle sceneggiature, montaggio finale), lasciando ad altri la regia, le ricerche storiche e la scelta degli attori (preferibilmente di provenienza teatrale, da lui tenuta in gran conto). Supervisionò circa 800 film (di cui quasi 120 realizzati personalmente), prodotti sotto diverse etichette: alla Bison 101 (che aveva peraltro ceduto la commercializzazione dei suoi film alla Universal Pictures) si aggiunsero infatti nel settembre 1912 la Kay Bee (dalle iniziali dei proprietari della compagnia), nel gennaio 1913 la Broncho (per i film western) e nell'ottobre dello stesso anno la Domino (per i film di maggiore impegno sociale e psicologico, e per quelli di ambientazione esotica). Sotto la direzione di I. nacque una vera e propria scuola di registi (tra cui Frank Borzage, Henry King, Fred Niblo, Jack Conway, Reginald Barker, Raymond B. West e Francis Ford, fratello maggiore di John Ford) e di sceneggiatori (il più importante dei quali fu Charles G. Sullivan), formatisi sulla base di regole che sarebbero state ben presto assimilate da Hollywood: precisione del montaggio e delle inquadrature, attenzione allo sviluppo emotivo del racconto, ampio spazio concesso sia agli ambienti e ai paesaggi (grazie ad abili movimenti di macchina) sia al talento degli attori (alcuni dei quali sarebbero diventati celebri, come William S. Hart, una delle prime star del western, Charles Ray, Sessue Hayakawa, Enid Bennett). Le sue realizzazioni più rilevanti di questo periodo, in una filmografia costituita in prevalenza da western, furono l'epico affresco sulla guerra civile americana The battle of Gettysburg (1913), in cinque rulli, notevole tra l'altro per l'uso simultaneo di otto cineprese nelle scene di battaglia, e The wrath of the gods (1914), diretto insieme a Barker e West, un dramma ambientato in Giappone e incentrato sul contrasto tra civiltà.Nel luglio 1915 la NYMPC confluì nella Triangle Film Corporation, di cui I. divenne uno dei vicepresidenti e il direttore di una delle tre branche produttive, i Kay Bee Triangle Studios. Trasferì quindi la sua attività da Santa Monica a Los Angeles, nell'area denominata Culver City, in cui costruì un nuovo studio, battezzato Incity. Nel 1916, insieme a Barker e West, girò il suo ultimo film importante, Civilization, che voleva essere la risposta al coevo Intolerance di David W. Griffith, ma che finì per costituire un retorico inno al pacifismo (e contro l'entrata degli Stati Uniti nella Prima guerra mondiale), con una regia nel complesso sciatta (in particolare nelle scene di battaglia) e una simbologia religiosa a dir poco ingenua. Nel 1917 I. lasciò la Triangle, e l'anno seguente fondò la Ince Productions, affidandosi per la distribuzione alla Artcraft Pictures Corporation, filiale della Famous Players-Lasky Corporation. Nel 1919 aprì nuovi studi a Culver City, i Laird International Studios, e fondò (insieme a Mack Sennett, Allan Dwan, Maurice Tourneur e altri) la Associated Producers (assorbita nel 1922 dalla First National Pictures), con la quale continuò a produrre film di media qualità ma di un certo successo di pubblico.Le circostanze della sua morte sono ancora oggi oggetto di pettegolezzi e supposizioni. Trovato agonizzante sullo yacht del magnate della stampa William R. Hearst, morì poche ore dopo; il referto medico parlò di attacco cardiaco in seguito a indigestione, ma corsero (e corrono ancora) voci secondo le quali sarebbe stato ucciso da Hearst a causa di una sua presunta relazione con l'amante di questi, l'attrice Marion Davies. Sulla morte di I. è incentrato il film The cat's meow (2001) diretto da Peter Bogdanovich.
J. Staiger, Dividing labor for production control: Thomas Ince and the rise of the 'studio system', in "Cinema journal", 1979, 2, pp. 16-25.
J. Mitry, Thomas H. Ince: his estetics, his films, his legacy, in "Cinema journal", 1983, 2, pp. 2-25.
"Griffithiana", 18/21, 1984, fascicolo speciale a cura di P. Cherchi Usai, L. Iacob: Thomas H. Ince, il profeta del western.
A. Slide, Early American cinema, Metuchen (NJ)-London 1994, passim.