GRAHAM, Thomas
Chimico inglese, nato a Glasgow il 20 dicembre 1805, morto a Londra il 16 settembre 1869. Insegnò dapprima chimica nella città natale, poi dal 1837 al 1855 all'University College di Londra; in seguito fu nominato direttore della Zecca. Pubblicò un ottimo trattato, Elements of Chemistry (1833), che ebbe grande diffusione e fu tradotto anche in tedesco. Le sue ricerche sperimentali sono compendiate nelle Chemical and Physical Researches (a cura di J. Young e A. Smith, Edimburgo 1876).
La grande rinomanza del G. si deve specialmente alle sue classiche ricerche sulla diffusione dei gas e delle sostanze disciolte. Per quanto nella sua distinzione delle sostanze in cristalloidi e colloidi sia stato preceduto da F. Selmi, tuttavia la larghezza e la precisione delle sue ricerche lo fa meritamente considerare come uno dei fondatori della teoria dello stato colloidale. L'analogia fra il comportamento delle sostanze gassose e delle sostanze disciolte risultante dalle sue ricerche sulla diffusione si può ritenere come il punto di partenza della moderna teoria delle soluzioni quale venne elaborata dal chimico olandese J. H. Van 't Hoff. Anche in altri campi il G. portò notevoli contributi: per es. le sue ricerche sugli acidi fosforici servirono a stabilire il concetto di basicità degli acidi e a permettere la teoria degli acidi polibasici nella forma poi esposta da J. Liebig. L. Gmelin e J. J. Berzelius non erano riusciti a fare una distinzione fra i varî acidi i quali in definitiva venivano considerati tutti come monobasici; il G. invece dimostrò che gli acidi piro- e metafosforico contengono, per quella che oggi si chiamerebbe una molecola d'anidride fosforica, quantità differenti di acqua basica, secondo l'espressione allora usata, cioè sostituibile con quantità differenti di ossidi basici. Infine il G. estese le ricerche iniziate dal Gmelin sui complessi del cianogeno e scoperse il radicale cianurico.