CHALMERS, Thomas
Teologo, economista e filantropo scozzese, nato il 17 marzo 1780 ad Anstruther (Fife). Nel 1803 fu nominato pastore a Kilmany. Una crisi religiosa distruggeva in lui l'iniziale razionalismo. Nel 1826 tenne a Glasgow una serie di sermoni sostenendo l'accordo tra scienza e fede; i Commercial Discourses miravano a moralizzare le vita economica mediante un'educazione cristiana. Esagerando le idee di Malthus, giunse a dichiarare che la popolazione raddoppia in 15 anni, e in ciò vedeva un progresso. L'università di St. Andrews lo chiama (1823) alla cattedra di filosofia, e nel 1828 egli passa a quella di teologia in Edimburgo. La sua influenza nella chiesa presbiteriana cresceva. Nel 1834, nella General Assembly della chiesa fa trionfare il Veto Act, che riconosceva ai padri di famiglia il diritto di rifiutare il ministro nominato dalla Corona o dai patroni. La misura, contraria a un provvedimento della regina Anna, fu dichiarata illegale. Vedendo non riconosciuta l'autonomia ecclesiastica, fondò con 470 pastori (18 maggio 1843) la chiesa libera di Scozia e ne fu il primo moderatore. Le sue opere complete furono da lui raccolte in 25 volumi (Londra 1836-1840); cui altri 9 furono aggiunti postumi (Londra 1848 segg.).
Bibl.: W. Hanna, Memoirs ecc., voll. 4, Edimburgo 1849-52; D. Fraser, Th. Ch., Londra 1881; Oliphant, Th. Ch., Londra 1893; W. G. Blaikie, Th. Chalmers, Londra 1893; id., Th. Ch., Londra 1896; id., in Dict. of Nat. Biogr., III, p. 1358 segg.