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CAMPBELL, Thomas

di Giuseppe Gabetti - Enciclopedia Italiana (1930)
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CAMPBELL, Thomas

Giuseppe Gabetti

Poeta inglese, nato a Glasgow il 27 luglio 1777, morto a Boulogne il 5 giugno 1844. Educato classicamente al gusto della forma corretta, levigata e vissuto in pieno romanticismo, fu una delle figure più espressive del carattere di transizione dell'età sua. Il poema The Pleasures of Hope (1799), che gli diede la prima fama (6a ed. 1803), è ancora tutto perfetto Settecento: fu anzi l'opera tipica che il Settecento oppose alle Lyrical Ballads (1798), con le quali s'annunciava l'avvento della poesia nuova: solo quando fu vecchio, il C. giunse ad ammettere la grandezza di Wordsworth. Si convertì invece al romanticismo, poco dopo, durante un lungo soggiorno in Germania (1800-01), sotto l'influenza di Klopstock, che conobbe ad Amburgo, e dei più recenti poeti tedeschi. Compose allora ballate, poemetti, liriche, che costituiscono anche oggi l'opera sua più viva: Ye mariners of England; The Battle of the Baltic; Hohenlinden, The Soldiers Dream, Lord Ulling's Daughter, The last man ecc.; nello stile rapido, concitato la poesia trova accenti di singolare potenza. Ma nella Gertrud of Wyoming (1809) il contrasto fra l'ispirazione romantica sentimentale e la tormentata elaborazione formale della stanza spenseriana segna di nuovo un ritorno alla tendenza classicheggiante; e, nella polemica provocata dal Bowles (v.), il C. fu uno dei più accesi esaltatori del Pope. Anche i sette volumi degli Speecimens of English Poetry (1819) manifestano ancora spesso, nella scelta e nel giudizio critico, residui di un gusto tipicamente settecentesco. D'altronde, negli ultimi anni la vena poetica del C. parve inaridire. Si volse invece agli studî: la monografia su Federico ìl Grande (4 voll., 1842-43) fu utile anche al Carlyle; i suoi studî sull'ordinamento dell'università di Berlino servirono a lord Brougham per l'organizzazione dell'università di Londra: i suoi studî su Shakespeare contengono osservazioni acute; degna di rilievo è la sua predilezione per il Petrarca, al quale dedicò due volumi, scritti con informazione accurata e con amore (Life of Petrarch, 1841; 2a edizione 1843).

Opere: Complete poetical Works, ed. J. I. Robertson, Oxford 1907.

Bibl.: W. Beattie, Life and letters of Th. C., voll. 3, Londra 1849; C. Redding, Literary reminiscences and memoirs of Th. C., voll. 2, Londra 1860; J. C. Hadden, Th. C., Edimburgo 1899. E cfr. anche i saggi di W. Hazlitt, in Works, IV, Londra 1902; e di G. Saintsbury, in Essays in English literature, s. 2ª, Londra 1895.

Vedi anche
Macaulay, Thomas Babington Storico, saggista e uomo politico inglese (Rothley Temple, Leicestershire, 1800 - Londra 1859), figlio di Zachary. È noto per la monumentale e pittoresca History of England (1848-61), intessuta di spirito liberale, che tratta il periodo dalla rivoluzione del 1688 ai primi del 18° secolo. Quest'opera, ... Longfellow, Henry Wadsworth Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; la storia, le tradizioni, i nativi e il paesaggio americani sono al centro delle sue composizioni, ... Johnson, Samuel Letterato ed erudito inglese (Lichfield 1709 - Londra 1784). Eclettico animatore della vita intellettuale londinese di fine Settecento, è ricordato soprattutto per la capillare  ricerca lessicografica che è alla base del suo A Dictionary, with a grammar and history of the English language, realizzato ... Chaucer, Geoffrey Poeta inglese (n. prob. a Londra tra il 1340 e il 1345 - m. Londra 1400). Era nel 1357 paggio di Lionel, duca di Clarence, terzogenito di Edoardo III, partecipò (1359) alla spedizione di Edoardo III in Francia, entrato al servizio del re, sposò (1366 circa) una damigella della regina; di nuovo in Francia ...
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