BASIN, Thomas
Nacque a Caudebec (Seine-Inférieure) nel 1412; morì a Utrecht il 3 dicembre 1491. C'informò egli stesso delle principali vicende della sua vita con due scritti importanti: Apologia Thomae archiepiscopi caesariensis, perante episcopi lexoviexisis ad quendam amicum suum (scritta e pubblicata a Treviri nel 1475) e Breviloquium peregrinationis et mansionum XLII quas in deserto huius saeculi nequam habuit Thomas episcopus.... ambulans per fidem ad speciem et zeram Terram promissmnis per annos LXXVI (scritto e pubblicato a Utrecht nel maggio 1488). Abbracciata la carriera ecclesiastica, dopo avere studiato legge a Lovanio e a Pavia, fu al concilio di Ferrara del 1439, accompagnò il cardinale arcivescovo di Otranto in un'ambasciata in Ungheria, fece replicati soggiorni a Firenze, ove conobbe il Poggio ed altri umanisti. Ripartì dall'Italia con un canonicato alla cattedrale di Rouen; ma nella nativa Normandia, allora occupata dagl'Inglesi, salì presto a onori più insigni. Ebbe la cattedra di diritto canonico all'università di Caen; fu eletto vicario vescovile e quindi, con bolla dell'11 ottobre 1447, vescovo di Lisieux; negoziò la resa di Caen al re Carlo VII, di cui divenne consigliere influente. Salito al trono Luigi XI, ostile al padre e ai suoi consiglieri, il B. non poté sottrarsi a lungo, nonostante prodigi di abilità e d'audacia, all'odio tenace ed astuto del nuovo re. Finì col perdere il suo vescovato (1474), ma salvò la vita con la fuga e con l'esilio: prima presso i Savoia a Ginevra; e poi, dopo soggiorni più o meno lunghi a Basilea, a Treviri, a Lovanio, nella quiete studiosa di Utrecht. Si vendicò del suo persecutore scrivendo - in un latino meditato, povero di pregi letterarî ma ricco di amore per i classici - Historiarum de regibus a Carolo VII Francorum rege et suo tempore in Gallia gestis fibri quinque e Historiarum de rebus a Ludovico XI Francorum rege et suo tempore in Gallia gestis libri septem. L'opera, per i tempi più antichi, si fonda su scritti anteriori (Jouvenel des Ursins, Monstrelet); ma, a partire dal 1449, è l'interessante testimonianza d'un contemporaneo; è un documento notevole, per la deformazione stessa che imprime alle figure principali e ai fatti più importanti, dei profondi e feroci rancori che la politica di Luigi XI suscitò. Feudatario ecclesiastico, compromessosi apertamente nella Lega del bene pubblico, il B. rappresenta l'appassionata resistenza degl'interessi e delle idee feudali all'accentramento unitario di Luigi XI. Oltre alle Storie, si devono al Basin una memoria per il processo di riabilitazione di Giovanna d'Arco, uno scritto per la riforma della procedura giudiziaria, una memoria sui principali mali che travagliavano la Francia.
La Histoire des règnes de Charles VII et de Louis XI, attribuita per lungo tempo ad un Amelgard, fu rivendicata al Basin e pubblicata, con gli altri scritti storici dello stesso autore, per la Société de l'histoire de France. da J. Quicherat, in 4 voll., 1855-1859.
Bibl.: Sulla questione del testo dell'Histoire si confronti L. Delisle, Fragments inédits de l'histoire de Louis XI par Th. B. tirés d'un manuscrit de Goettingue, in Notices et extraits des mss., XXXIV, ii, Parigi 1893; Du Fresne de Beaucourt, Charles VII et Louis XI d'après Th. B., in Correspondant, 1858; Molinier, Sources de l'hist. de France, V, Parigi 1904, pp. cxlix-cl.