ARUNDEL, Thomas
Arcivescovo di Canterbury, fu il terzo figlio di Riccardo Fitzalan conte di Arundel, e di Eleonora figlia di Enrico Plantageneto, che sposò Riccardo Fitzalan già vedovo. Nato nel 1353, divenne arcivescovo di Taunton nel 1373, e nello stesso anno vescovo di Ely. Entrò nella vita pubblica la prima volta nel 1386, quando fu nominato cancelliere al posto del duca di Suffolk. Nelle lotte durante la minorità del re egli godette i favori del consiglio della reggenza e del re stesso giunto a maggiorità, che lo riconfermò cancelliere. Il trasporto della corte di giustizia da Londra a York fu attribuito al desiderio di accrescere importanza alla sua cattedrale, più che ad ostilità contro Londra. Nel 1396 fu eletto arcivescovo di Canterbury, e l'anno dopo, nel sinodo di Londra, trattò la questione della facoltà giuridica di Oxford contro il diritto di visita, e la condanna delle proposizioni di Wyclif. In questo tempo una congiura contro il re compromise il fratello, sicché il cancelliere, poco ben visto in corte, dovette rifugiarsi a Roma, presso Bonifacio IX, che lo trasferì nella sede di St. Andrews in Scozia. Il re aveva scritto al papa in termini molto risentiti contro l'arcivescovo. Non si sa se egli, contro il bando, sia tornato in patria: certo è che si accordò con Enrico di Lancaster nel 1399, e, quando questi salì al trono col nome di Enrico IV, riebbe la sede di Canterbury, e la carica di cancelliere. Si oppose alla politica ecclesiastica del re, e fu acerrimo persecutore dei lollardi Wicliffiti: egli stesso preparò il processo contro John Oldcastle, lord Cobham, che condannò quale eretico: osteggiò la traduzione della Bibbia in volgare. Fu uomo munifico e benefattore delle chiese di cui resse le sorti.
Bibl.: W. F. Hook, Lives of the Archbishops of Canterbury, IV, Londra 1865, pp. 399-535; Dictionary of National Biography, I, pp. 609-613.