ADDISON, Thomas
Medico inglese, nato a Long-Benton, presso Newcastle-on-Tyne nel 1793, morto a Brighton nel 1860. Divenne professore di materia medica a Londra nel 1827: fu successivamente professore di medicina pratica insieme con Bright. Pubblicò: Elements of Practice of Medicine (1839); On disease of the suprarenal Capsules (1855). Quest'opera lo rese celebre e la malattia studiata prese nome da lui. I suoi lavori sono stati riuniti sotto il titolo: A collection of the Published Writings, ecc. (1868).
Morbo di Addison. - È una sindrome endocrinica da insufficienza surrenale totale, che insorge ogni qualvolta un processo morboso abbia distrutto la maggior parte dei surreni. Sono in causa generalmente lesioni di natura tubercolare; possono però aversi casi secondarî a tumori e, raramente, a sifilide. Altri processi (infiammazioni acute, sclerosi) sono estremamente rari. Le alterazioni vascolari (emorragie) dànno luogo spesso a sindromi acute, talvolta apoplettiformi. La patogenesi è nota. Si sa con certezza che la sindrome è dovuta all'abolizione delle secrezioni interne di cui la ghiandola è provvista, e si tende anzi a distinguere nel quadro morboso un complesso sintomatologico di origine midollare, ed uno di origine corticale; connettendo il primo con l'insufficiente secrezione adrenalinica, il secondo con l'insufficiente secrezione lipoidea, di cui la ipocolesterinemia sarebbe la più diretta espressione. Sintomi fondamentali del morbo di Addison classico sono: 1° la cachessia surrenale con dimagrimento spiccato, specie della faccia e delle estremità; 2° l'adinamia muscolare continua, con aggravamenti parossistici, specie degli arti inferiori; 3° l'adinamia psichica; 4° l'ischemia ed atrofia cutanea con caduta dei peli. Questo gruppo di sintomi dipenderebbe (Pende) da insufficienza corticale. All'insufficienza midollare, invece, dovrebbero ascriversi: 1° la melanodermia (colorazione bruna), importantissima e caratterizzata soprattutto dall'interessamento della mucosa buccale; 2° l'ipotonia cardio-vascolare, con ipotensione, iposistolia, iposfigmia, e piccolezza del cuore, stria di Sergent; 3° le manifestazioni gastrointestinali (ipocloridria, vomiti, stipsi ostinata alternata a diarree, crisi gastralgiche violente); 4° l'ipoglicemia con aumento della tolleranza degli idrati di carbonio, e l'ipotermia. Si aggiungono poi dolori reumatoidi, specie sacrali, ed anemia con linfocitosi e mononucleosi relativa. Come fatti associati sono frequenti l'ipogenitalismo, l'atrofia mammaria, lo stato timo-linfatico. Il decorso è vario: da casi acutissimi, pseudoperitonitici, in cui i sintomi non hanno tempo di svilupparsi, si passa a forme protratte, che durano mesi ed anni. La morte è fatale ed avviene in coma e delirio. La diagnosi è aiutata particolarmente dalla melanodermia. La cura opoterapica è scarsa di risultati.