MAULNIER, Thierry
Pseudonimo dello scrittore francese Jean Talagrand, nato ad Alès (Garde) il 1° ottobre 1909. Compiuti gli studî liceali ad Alès, Nizza e Parigi, entrò (1928) all'École Normale Supérieure. Amico di R. Brasillach, nel 1930 appaiono i suoi primi articoli sull'Action Française, ma durante la seconda guerra mondiale comincia il suo distacco dalla destra politica, limitando alle note letterarie la collaborazione a questo giornale, mentre inizia la sua attività sul Figaro. Nel dopoguerra fondò con Fr. Mauriac la rivista La Table Ronde; è critico teatrale del quotidiano Combat.
M. è soprattutto un saggista e un drammaturgo. La sua attività di critico letterario, orientata in senso classico verso la valutazione formale, si affida principalmente al Nietzsche (1933), al Racine (1934), all'Introduction à la poésie française (1939). alla Lecture de Phèdre (1944). Il pensiero etico e sociale si svolge, dopo i volumi giovanili La crise est dans l'homme (1932), Mythes socialistes (1934), nelle più mature riflessioni di Au delà du nationalisme (1937), La France, la guerre et la paix (1942), Violence et conscience (1945), La face de Méduse du communisme (1982), La pensée marxiste (1958).
Queste ultime tre opere danno una nuova svolta alla sua posizione politica, nel tentativo di mostrare la possibilità di un materialismo dialettico non necessariamente legato all'annientamento dei valori sovrastrutturali. Come autore di teatro si affermò (1944) con Antigone, cui seguirono La course des rois (1947), Jeanne et les juges (1949), Le profanateur (1950), Oedipe-roi (1952; adattamento dell'Edipo sofocleo), La ville au fond de la mer (1953); La maison de la nuit (1951), La condition humaine (1952; dal rom. di A. Malraux).