THERIMACHOS (Θηρίμαχος)
Pittore greco. Plinio (Nat. hist., xxxv, 78) lo ricorda assieme ad Aetion (di cui elenca le pitture famose) ponendo il loro fiore nell'Olimpiade 107 (352-49); i nomi dei due artisti si trovano però accoppiati anche nella rassegna dei bronzisti, scolari di Policleto, con la stessa data. Onde si è ritenuta questa ultima citazione un errore materiale di ripetizione dell'autore (Furtwängler, Sellers, Kalkmann) quantunque secondo il Ferri "l'immediata vicinanza di Euphranor nel testo di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 50), potrebbe anche infirmare questo dubbio".
Bibl.: E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, p. 846; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 2639; G. Lippold, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 14; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 161.