THEORRHETOS (Θεόρρητος)
Scultore greco, forse di Pergamo, attivo nella prima metà del II sec. a. C.
È noto dalla firma su di un elemento della cornice dell'Ara di Pergamo (v.); è incerto se l'etnico Περ]γα[μηνός, si riferisca alla stessa iscrizione (Altertümer von Pergamon, viii, n. 82-84). Th. è l'unico, tra gli scultori dell'altare dei quali si sia conservato il nome (v. dionysiades; menekrates, 2°), al quale si possa sicuramente attribuire una porzione del fregio. Il nome di Th. compare infatti su di un blocco numerato della cornice pertinente al fianco meridionale della scalinata: vi corrisponde la figura di un gigante in lotta con un'aquila, il cui nome, forse Bromion, è d'incerta lettura. Il gruppo di Th. conclude il fregio all'estremità della rampa: incerta è l'estensione dell'intervento dello scultore nelle lastre contigue, poiché un altro artista aveva certamente eseguito le figure immediatamente vicine all'angolo opposto. Restano da assegnare a Th. non più di nove piedi del fregio fino al blocco di cornice segnato con ἐπό]ησεν. Ma è sembrato che anche questo spazio fosse sufficiente a contenere oltre al patronimico ed all'etnico del nostro, il nome di un altro scultore (Bulle); sarebbe pertanto confermato il criterio che a ciascun gruppo di combattenti corrispondesse una firma diversa.
Bibl.: H. Winnefeld, Altertümer von Pergamon, III, 2, Berlino 1910, p. 90, n. 31, tavv. 23, 3; 121; W. E. Schuchhardt, Die Meister des grossen Frieses von Pergamon, Berlino 1925, tav. 2, p. 73; H. Bulle, in Gnomon, II, 1926, p. 329; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 2235, s. v.; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 3; D. Thiemme, in Am. Journ. Arch., L, 1946, p. 352; E. V. Hansen, The Attalids of Pergamon, Ithaca, N. Y., 1947, p. 305; H. Kähler, Der grosse Fries von Pergamon, Berlino 1948, p. 168, n. 49; G. Lippold, Handb., III, i, 1950, p. 354; E. Schmidt, Der grosse Altar zu Pergamon, Lipsia 1961, p. 36 s., tav. 28.