STEINLEN, Théophile-Alexandre
Disegnatore, incisore e pittore, nato a Losanna il 10 novembre 1859, morto a Parigi il 14 dicembre 1923. Stabilitosi a Parigi verso il 1880, si fece naturalizzare francese nel 1901. Eseguì affissi, albi come Histoires sans paroles, Les chats (1898), che saranno a Montmartre uno dei suoi motivi preferiti. Collaborò con disegni, insieme con A. Bruant e Toulouse-Lautrec, a un giornale satirico, Le Mirliton, al quale tennero dietro Le Croquis, La Caricature, Le Rire, Le Canard sauvage, il Gil-Blas illustré, ecc. Illustrò libri come Aristide Bruant (1893), La Maternelle (1904); con incisioni su legno l'Histoire du chien de Brisquet (1900), Crainquebille (1901). Fece inoltre litografie (dopo il 1889) e dopo il 1898 acqueforti, incisioni, acquetinte, monotipi, ecc. Ne riportò qualche centinaio dalla guerra mondiale che lo turbò profondamente. Dipinse anche ritratti, scene di costumi, paesaggi, pannelli decorativi: La Fête de Montmartre, Apothéose des chats. Ma il disegno fu il suo vero linguaggio, col quale espresse la vita delle strade, degli operai, dei lontani sobborghi dagli alberi rachitici e i terreni abbandonati.
Bibl.: A St., in Les Maîtres Artistes, 15 ottobre 1902; E. de Crauzat, L'øuvre gravé et litographié de St., Parigi 1913; Cl. Aveline, St., l'homme et l'øuvre, ivi 1926.