Spoerri, Theophil
Studioso svizzero (La Chauxde-Fonds, Svizzera, 1890); dal 1922 al 1956 ha occupato la cattedra di letterature romanze nell'università di Zurigo, svolgendo, per l'originalità delle sue posizioni, un ruolo di caposcuola.
Accogliendo, per influenza del Vossler e dello Spitzer, i principi metodologici della critica stilistica, ma innestandoli entro un tessuto di convinzioni filosofiche variamente e non sempre persuasivamente legate agl'indirizzi di pensiero dei primi decenni del nostro secolo, dallo storicismo del Dilthey e dal relativismo di Simmel al neocriticismo, alla Gestaltpsychologie, alla Ganzheitsphilosophie, al primo Lukàcs, all'esistenzialismo heideggeriano e sartriano, è approdato a una sorta di ‛ strutturalismo ', basato sul principio della realtà come totalità, e a un metodo d'interpretazione teso a cogliere nella forma della poesia e nel genio costruttivo dei poeti il rivelarsi della ‛ norma ', della ‛ struttura ' vitale e cosmica, la visione del mondo e la condizione esistenziale (Die Struktur der Existenz. Einführung in die Kunst der Interpretation, Zurigo 1951).
Autore di vari interessanti saggi su scrittori e periodi delle letterature europee, si è occupato di D. sin dal 1922, in un saggio in un certo senso programmatico: Dante. Metaphysische Streifzüge, in " Wissen und Leben " XV (1922) 308 ss. Seguirono: Praeludium zur Poesie..., Berlino 1929, 13-23, 102-106; Wie Dantes Vers entstand, in " Vox Romanica " II (1937) 369-423; Eine neue Wende in der Danteforschung, in " Trivium " I (1943) 59-67; Die Aktualität Dantes, Zurigo 1945; Die Struktur d. Danteschen Weltbildes, ibid. 1949; D. und die europäische Literatur, Stoccarda 1963; Liturgie und Poesie im Purgatorio, in " Schweizer Monatshefte " XLIV 6 (1965); Dantes letzer Gesang, in " Merkur " giugno 1965.
L'opera in cui confluirono, anche letteralmente in qualche caso, i risultati delle precedenti ricerche e che ha consentito all'autore ulteriori approfondimenti e l'importante Einführung in die Göttliche Komödie, Zurigo 1946 (traduz. ital. Milano 1966; erano già tradotte le pagine relative al canto XXXI del Purgatorio, in Lett. dantesche).
L'angoscia dell'uomo contemporaneo, dell'intellettuale pensoso delle sorti dell'umanità dopo la disperante esperienza degli eventi appena svoltisi, induce il critico a un'attualizzazione della parola di D., in cui consiste la forza di attrazione del libro ma anche il rischio, non sempre evitato, della falsa prospettiva. La poesia della Commedia è ritrovata nella tensione del D. personaggio normativamente indirizzato verso una meta ultima, nel suo realizzarsi attraverso un movimento incessante di posizione di verità sempre più comprensive e totali. Un movimento che coinvolge il D. autore, che vive i primi albori del capitalismo e soffre i primi effetti di dissoluzione della ‛ comunità ', dell'unità degli uomini; che vede e profetizza salvezza per l'uomo solo nella restaurazione dei valori distrutti. In ciò il messaggio di D. è sentito dallo S. come dolorosamente e attivamente attuale.
Bibl. - A. Janner, Interpretazione estetica e interpretazione marxistica di D., in " Svizzera Italiana " VI (1946); H. Hatzfeld, Modern Literary Scholarship as reflected in D. criticism, in " Comparative Literature " III (1951) passim; ID., A Critical Bibliography of the New Stylistics applied to the Romance Literatures, 1900-1952, Chapel Hill 1953; P. Guiraud, La stylistique, Parigi 1961³; T. Ostermann, D. in Germania e nei paesi di lingua tedesca, in D. nel mondo, Firenze 1965.