THEON (Θέων)
3°. - Pittore di Magnesia la cui esistenza è supposta in base a una restituzione filologica del passo vitruviano (iii, praef., 2) mitheo, magnis che è stato letto (Marini) Theo Magnes, con correzione assai più accettabile della precedente Nicomachos. Tratterebbesi di uno dei pittori che, come Aristomenes e Polykles, quantunque abili, non riuscirono ad acquistare fama.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1773; E. Pfhul, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, p. 1005; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, V A, 2, 1934, c. 2084, s. v., n. 23; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. i, s. v.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 142; S. Ferri, Vitruvio, Roma 1960, p. 93.
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