THEOKOSMOS (Θεόκοσμος)
Scultore greco di Megara, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
Autore della statua crisoelefantina di Zeus nell'Olympieion di Megara (Paus., i, 40, 4). La cronologia del monumento si può ricostruire dalla notizia di Pausania, che l'opera fosse stata interrotta all'inizio della guerra peloponnesiaca (431-o a. C.) e poi completata in gesso e terracotta. Figure delle Cariti e delle Horai erano "sopra la testa di Zeus" (forse su di un diadema). Le riproduzioni della statua su monete di Megara in età romana, mostrano la figura seduta su di uno scanno senza spalliera, a torso nudo, con il mantello avvolto attorno alla parte inferiore del corpo e trattenuto sulla spalla: con la sinistra Zeus si appoggiava allo scettro, nella destra aveva una Nike. L'ispirazione al tipo dello Zeus di Olimpia è evidente; Pausania parlava esplicitamente di un intervento iniziale di Fidia. Al tempo di Pausania, si indicava in una catasta di legname ammassato dietro il tempio il materiale per l'originario progetto di statua crisoelefantina, abbandonato poi da Theokosmos. L'attività dello scultore è però testimoniata anche alla fine della guerra peloponnesiaca, al servizio degli Spartani vincitori e alleati di Megara: nel donario di Lisandro a Delfi, commemorativo della vittoria di Egospotami (405-4 a. C.), Th. aveva infatti eseguito la figura di maggior rilievo dopo quella dell'ammiraglio, il timoniere Hermon (Paus., x, 9, 8). La personalità di Th., se è esatta la notizia della collaborazione giovanile con Fidia, appare isolata nel gruppo di artisti peloponnesiaci e di scuola policletea, che avevano lavorato al donario dei Lacedemoni. La fama di Th. era legata anche all'attività del figlio scultore Kallikles (v.) vissuto forse fino agli ultimi anni del IV sec. a. C. (Paus., vi, 7, 2).
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